Barcellona, Unzué è affetto da Sla: "Vorrei contribuire alla ricerca"

L'ex portiere del Barcellona Juan Carlos Unzué ha annunciato in conferenza stampa di essere affetto da Sla: "Vorrei poter dare una mano alla ricerca".

Nel corso di una conferenza stampa tenutasi nella sede del Barcellona l’ex portiere blaugrana Juan Carlos Unzué ha annunciato di essere affetto da Sla, malattia neurodegenerativa tecnicamente nota come Sclerosi Laterale Amiotrofica.

Nel parlare delle sue condizioni di salute, il 53enne Unzué era affiancato da suo fratello Eusebio, direttore tecnico della squadra ciclistica Movistar, e dalla dottoressa Povedano che attualmente lo ha in cura. Presenti in sala anche l’allenatore Quique Setien e i giocatori Gerard Piqué, Sergi Roberto e Jordi Alba.

Barcellona, Unzué è affetto da Sla

Commentando la scelta di rivelare il suo stato di salute, Unzué ha dichiarato: “Ho deciso di rendere pubblica la mia condizione per due motivi.

Il primo è personale, preferisco che amici e conoscenti sappiano la cosa ascoltando la mia voce alla radio e siano così più tranquilli. Posso dir loro che sto bene, che sono forte mentalmente e per questo ho deciso di condividere questa cosa. Il secondo motivo è più generale: in questi mesi ho potuto toccare con mano la scarsa visibilità di cui gode questa malattia, la grande sofferenza dei pazienti e la loro difficoltà per vivere in maniera degna e la mancanza di mezzi per la ricerca”.

Successivamente il portiere, che dopo aver militato nel Barcellona tra il 1988 e il 1990 vi è tornato come preparatore dei portieri dal 2003 al 2010 e come assistente allenatore dal 2014 al 2017, ha affermato di voler contribuire alla ricerca sulla malattia, con la speranza di poter dare una dignità alle migliaia di persone che ogni giorno ne soffrono: “Spero con questa apparizione di poter dare una mano.

Non allenerò più. Ho firmato per una squadra piccola però molto impegnata, quella dei pazienti della Sla. Purtroppo avrò un sacco di compagni e compagne: siamo circa 4000 e purtroppo il mercato è attivissimo, ogni giorno prendiamo 3 o 4 facce nuove e disgraziatamente ne perdiamo altrettante, vittime della Sla”.