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Le tarme dei vestiti adorano il cachemire, ma possono nutrirsi anche di altre fibre naturali come pelli, pellicce, seta, lana e cotone. Questi parassiti compaiono tra la primavera e l’estate, quando il caldo e l’umidità creano le condizioni favorevoli per la loro proliferazione. Scopriamo insieme, nei paragrafi che seguono, come riconoscere i segni di un’infestazione e come gestirla correttamente.
Tarme dei vestiti
Note scientificamente come “larve di Tinea Pellionella”, in realtà, sono proprio le larve a rovinare i nostri capi più preziosi, dal cashmere agli abiti vintage, magari custoditi e dimenticati in qualche angolo della casa. Sebbene prediligano certi tessuti, le tarme dei vestiti possono infestare qualsiasi fibra presente in armadi o cassetti, provocando fori fastidiosi, di dimensioni diverse, rilasciando filamenti sottili simili alla seta e piccole palline fecali sparse qua e là.
Questi insetti sono bravissimi a nascondersi, soprattutto se percepiscono rumori o movimenti. Riconoscere i primi segnali di un’infestazione è complicato, ma necessario se si vogliono evitare danni maggiori. Molte delle soluzioni che ci possono aiutare, per fortuna, sono facilmente accessibili ed economiche, possono essere applicate anche in modo autonomo, quindi, senza chiedere l’intervento di un professionista, e, infine, sono alternative valide alle soluzioni chimiche che, alcune volte, possono solo tamponare il problema, ma non risolverlo del tutto.
Tarme dei vestiti: consigli
Le larve di tarme si nutrono di cheratina, una proteina contenuta nei tessuti, pertanto, non sono a rischio solo i nostri capi d’abbigliamento, ma anche i tappeti, i cuscini e, in genere, ogni tessuto particolarmente sporco, usato raramente o impregnato di liquido e sudore umano. Questi insetti non sono visibili ad occhio nudo e, in caso di danni ai tessuti, non è neppure detto che siano questi i veri responsabili. In alcuni casi, infatti, la colpa potrebbe essere di altri parassiti, probabilmente, anche più facili da gestire.
Come anticipato nel paragrafo precedente, tuttavia, la presenza nei tessuti di fori di dimensioni diverse, piccole palline fecali o filamenti simili alla seta dovrebbero richiamare la nostra attenzione e farci attivare al fine di contrastare il problema una volta per tutte.
Tarme dei vestiti: miglior rimedio naturale
Per liberarci delle tarme dei vestiti non siamo costretti a rivolgerci ad un team di esperti. Oltre a tenere sempre puliti i nostri capi e i nostri armadi e cassetti, infatti, se il problema è piccolo perché, ad esempio, i tessuti danneggiati sono ancora pochi, potremmo fare affidamento su soluzioni extra, come Ecopest, un dispositivo tecnologico di nuova generazione, alternativo alle soluzioni di origine chimica che, oltre a risolvere il problema solo temporaneamente, se usate a lungo possono provocare degli effetti collaterali sulla salute delle persone.
Adatto ad un uso sia interno che esterno, Ecopest agisce lungo un raggio d’azione di 250 mq, emanando ultrasuoni di bassa frequenza che allontanano e mantengono lontane le tarme dei vestiti definitivamente. Ai fini di un risultato ottimale, si consiglia di tenere Ecopest acceso per 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Quando la batteria è scarica, si può ricaricare attraverso la comune presa USB, in dotazione nella confezione.
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