Ed è proprio questo il caso che voglio raccontarvi, arriva in redazione un comunicato
stampa del Codacons Lombardia, certo di leggere all’interno qualche messaggio a tutela
dei consumatori su qualche affare ingannevole vi trovo invece, che lo stesso Codacons si
è costituito come parte offesa nell’utilizzo da parte delle forze dell’ordine del “Taser”. Qui di
seguito l’abstract (in coda il comunicato completo):
MORTI PER USO DEL TASER: CHIESTO IL SEQUESTRO PREVENTIVO SU BASE NAZIONALE
IL CODACONS HA SPORTO DENUNCIA ALLA PROCURA E SI È COSTITUITO PARTE OFFESA
PERICOLO CHE NON PUÒ ESSERE AMMESSO IN UN ORDINAMENTO DEMOCRATICO: ANCHE UN POTENZIALE DELINQUENTE MERITA TUTELA
Per capire cos’è il “Taser” ovvero la pistola a impulsi elettrici vi rimando a un video dell’Istituto di Scienze Forensi che lo spiega sicuramente meglio di me.
Però questa posizione del Codacons Lombardia, fa nascere una riflessione. Do per assodato che in tutte le situazioni in cui il Taser ha provocato un decesso sia stato osservato il protocollo relativo alla pericolosità della persona per la quale si sia reso necessario l’utilizzo dell’arma. Ma la cosa che mi viene da pensare è quale sia la situazione che le nostre forze dell’ordine debbano affrontare che non genera pericolosità.
La cronaca di questi giorni è veramente piena di accadimenti di questo genere. Partiamo da: “non si fermano all’alt del posto di blocco: i fuggitivi vengono inseguiti e si fanno male nel tentativo di fuga.” Mi viene da pensare, come agire per far rispettare l’ordine senza generare traumi, non inseguire più nessuno? Proseguiamo. “Minaccia con un coltello i passanti”, come fermare l’aggressore evitando di farsi ferire o di ferirlo? Taser no, pistola no. “Rapina” come fermare il rapinatore senza traumi? Se cade e sbatte la testa? Andiamo al crimine più odioso, il furto. Oltre a Cicalone che si sta dannando per mostrare la realtà delle nostre città che sta diventando sempre più difficile, le forze dell’ordine si trovano sempre di più a fare un lavoro di contenimento, ci sono delinquenti arrestati più volte nello stesso giorno. “Pickpoket, pickpoket” non è solo un avviso dettato dall’educazione, è un grido di chi non ne può più, un cercare di prevenire situazioni potenzialmente pericolose che queste persone possono creare, pensate che quando vengono colte sul fatto stiano lì ferme e buone? E’ giusto tutelare le “persone” ma è anche giusto avere un educazione civica per cui quando un poliziotto ti dice fermo, tu stai fermo, perché quello è il ruolo che la società gli ha conferito.
Il Taser di per sé non è un’arma innocua, è un’arma che può usare solo chi ha un addestramento specifico, ed è un deterrente estremo con regole ben precise per il suo utilizzo, non siamo nei telefilm americani dove con due mosse il criminale è a terra ammanettato, le nostre forze dell’ordine rischiano quotidianamente di essere feriti o peggio.
Quindi se da una parte è corretto regolamentare l’utilizzo del Taser, da altra parte mi sembra che sia corretto aumentare la percezione delle persone che delinquere porta dei rischi inevitabili, Taser si, Taser no.
Voi cosa ne pensate?
Il Codacons ha sporto denuncia alla Procura della Repubblica, identificandosi formalmente quale parte offesa nel procedimento penale, in quanto soggetto esponenziale degli interessi diffusi dei cittadini alla tutela della vita, della salute e della legalità. Contestualmente, l’associazione ha chiesto che la Procura disponesse, ai sensi dell’art. 321 c.p.p., il sequestro preventivo dei taser in dotazione alle forze dell’ordine su tutto il territorio nazionale, al fine di scongiurare il rischio concreto e attuale di ulteriori decessi e gravi danni alla salute pubblica. L’iniziativa è stata assunta a seguito del decesso del sig. Claudio Citro, sul quale il Codacons ha sollecitato la Procura a svolgere con urgenza tutte le indagini necessarie per chiarire le reali cause e accertare le eventuali responsabilità penali legate all’uso del taser.
I numerosi casi di decessi registrati in Italia dopo l’impiego di questo strumento – presentato come alternativa non letale all’arma da fuoco – hanno confermato che il taser rappresenta un pericolo inaccettabile in uno Stato di diritto, dove anche chi commette un reato ha diritto alla tutela della propria vita. Le stesse sigle sindacali delle forze dell’ordine hanno in più occasioni evidenziato la necessità di cautela nell’utilizzo e nella valutazione di tali casi.
Marco Maria Donzelli, presidente Codacons Lombardia, ha dichiarato: “Il taser non può rimanere in dotazione se continua a mietere vittime. La tutela della vita, anche di chi sbaglia, è un principio cardine della nostra democrazia e non può essere sacrificato.”
Il Codacons interviene al fine di scongiurare il rischio concreto e attuale di ulteriori decessi e gravi danni alla salute pubblica.