I dati dell’Istituto nazionale di Statistica parlano chiaro e non mentono, anche se quello che declinano è un risultato che ha i toni del paradosso: quei dati e quei numeri dicono che il tasso di occupazione nel nostro paese è arrivato a toccare il 60,5% e che siamo di fronte ad un record dal 1977.
Tasso di occupazione, record dal 1977
Si, ma allora qual è il paradosso? Sarebbe quello per cui nel momento peggiore per l’energia, per il caro bollette e per gli effetti della guerra della Russia all’Ucraina l’Italia vive il suo momento migliore sul fronte lavoro. Analizziamo i Dati Istat così come li riporta un lancio dell’Ansa. Secondo gli stessi a ottobre 2022 gli occupati in Italia “crescono di 82mila unità su settembre e di 496mila su ottobre 2021”.
In Italia gli occupati totali sono oltre 23 milioni
La rilevazione dell’Istat dà anche la cifra totale e sottolinea che gli occupati attuali nel nostro paese sono 23.231.000. E ci sono i dati di categoria per i quali “il tasso di occupazione è al 60,5%, a un valore record dal 1977, anno di inizio delle serie storiche”. E ancora: “A ottobre il tasso di disoccupazione totale scende al 7,8% (-0,1 punti) e quello giovanile cala al 23,9% (-0,2 punti)”.
Lo comunica l’Istat che ha diffuso le stime mensili su occupati e disoccupati. Il tasso di inattività diminuisce al 34,3% (-0,2 punti).