Buenos Aires, 7 ott. (askanews) – Tensioni e scontri davanti al teatro dove il presidente argentino Javier Milei ha presentato il suo nuovo libro, “La costruzione del miracolo”. Centinaia di sostenitori e alcune decine di oppositori di sinistra si sono radunati nel centro di Buenos Aires, dando vita a momenti di forte tensione e alcuni arresti.
Le immagini mostrano sostenitori e contestatori che si affrontano a pugni, con la polizia che interviene per separarli. “Il sistema delle caste è finito. Vogliamo un Paese decente, senza corruzione e con libertà. Gente che lavori, non che mendichi o viva nell’ozio mentre il Paese si rialza”, dice Soledad Andino, sostenitrice di Milei proveniente dalla provincia di Entre Rìos.
“Siamo qui per sostenerlo. Ai cristiani dico che questa è un’elezione fondamentale per l’interno del Paese. È essenziale che noi cristiani difendiamo la famiglia, i bambini non nati e l’unità”, aggiunge Emilse Duran, arrivata da Santiago del Estero.
Dall’altra parte, Angelica Pena, pensionata, ha spiegato la sua protesta: “Guadagno 300.000 pesos. Se non posso permettermi di andare al cinema, vengo qui a manifestare. Questa gente ci sta portando alla rovina totale.”
La serata, a metà tra concerto rock e comizio elettorale, segna l’avvio del tour promozionale del quattordicesimo libro del presidente ultraliberale. Intitolato “La costruzione del miracolo: il caso argentino”, il volume di 573 pagine raccoglie discorsi e interventi pubblici di Milei, simbolo della sua politica di austerità e tagli.
La polizia è intervenuta in forze per evitare il contatto diretto tra i due gruppi, mentre all’interno del teatro il presidente celebrava la riduzione dell’inflazione come “un miracolo economico”, nonostante il forte costo sociale.
Negli ultimi mesi diverse apparizioni pubbliche di Milei erano già state segnate da incidenti, tra cui lanci di pietre e scontri di piazza alla periferia di Buenos Aires.