Terremoto di magnitudo 6.1 in Giappone: ci sono feriti

Un terremoto violentissimo di magnitudo 6.1 si è verificato nel Giappone occidentale: al momento i feriti sono solo 5 e non c'è pericolo di tsunami

Un terremoto molto violento di magnitudo 6.1 si è verificato in queste ore nel Giappone occidentale.

L’epicentro è stato identificato nella città di Ohda, a circa ottocento chilometri a ovest da Tokyo. L’ipocentro è stato invece localizzato 12 chilometri sotto terra. Ne ha dato notizia l’Agenzia Meteorologica giapponese.

Nonostante la violenza del sisma, al momento si contano solo cinque persone ferite in maniera non grave. Più ingenti sono invece i danni avvenuti su alcune strade. Circa mille sono le famiglie che hanno perso l’approvvigionamento idrico a causa della rottura di alcune tubature dell’acqua.

Mentre sono tante, contante a dozzine, le case rimaste senza elettricità. Il terremoto ha anche interessato la città di Izumo, dove si trova uno dei santuari shintoisti più importanti di tutto il Giappone. L’edifici, non ha pare però aver subito danni. Al momento non si registra nemmeno nessun pericolo di tsunami.

Dopo la scossa principale, numerose sono state successivamente le repliche che hanno colpito la zona interessata, ovvero la parte occidentale della prefettura di Shimane.

Il sisma è stato registrato poco dopo l’1 di questa notte, ora locale.

Terremoti in Giappone

I terremoti e l’attività sismica in Giappone hanno una lunga storia. L’area, come noto, è infatti ad alto rischio sismico a causa della sua posizione geografica. Il Giappone è collocato per l’appunto in prossimità dei confini delle maggiori placche tettoniche. Il primo terremoto in Giappone è stato documentato nel 599.

Alcune fonti riportano come primo terremoto documentato della storia del Giappone un sisma avvenuto nella provincia di Yamato.

Ovvero in un’area che oggi corrisponde alla prefettura di Nara, il 23 agosto 416. Ma il primo terremoto a essere documentato in modo affidabile ebbe luogo sempre nella prefettura di Nara il 28 maggio 599, durante il regno dell’imperatrice Suiko. L’evento sismico distrusse numerosi edifici in tutta provincia di Yamato.

A opera della Commissione imperiale d’inchiesta sui terremoti, nel 1899 fu pubblicata la prima raccolta sistematica dei dati storici disponibili sui terremoti.

Essa venne chiamata Catalogo dei dati storici sui terremoti giapponesi. Dopo il del grande terremoto del Kantō del 1923, la Commissione imperiale venne sostituita dalla Earthquake Research Institute dell’Università di Tokyo. Oggi i cataloghi compilati da Tatsuo Usami sono considerati la fonte più autorevole di informazioni sui terremoti storici. L’edizione del 2003 cataloga 486 diversi terremoti che ebbero luogo tra il 416 e il 1888.