Milano, 22 mag. (askanews) – All’Università IULM una masterclass esclusiva per esplorare il fenomeno del collezionismo di carte sportive – e non solo – tra dati, tendenze emergenti e testimonianze dirette. Condotta da Gianluca Gazzoli, con un parterre di esperti del settore e una platea di studenti, appassionati e collezionisti, ha offerto uno sguardo multidisciplinare su un mondo in continua evoluzione.
“Una masterclass che vuole trattare il tema dei collezionabili sportivi, in particolare le trading cards, quindi il mondo delle carte collezionabili di cui Topps è produttrice e distributore, il mondo dello sport soprattutto, quindi trading cards legate al mondo sportivo e come questo fenomeno del collezionismo si sia evoluto in questi ultimi anni, soprattutto nel mercato italiano. Abbiamo visto una grande passione, vecchi collezionisti, nuovi giovani collezionisti e comunque una grande, diciamo, una grande evoluzione che parte da un’affezione al mondo dei collezionabili in generale, che si sposa con la passione per lo sport, soprattutto in Italia dove il calcio va per la maggiore, ovviamente, e Topps”, afferma Camilla Galassi,
Sr Marketing Manager Topps Italia.
La passione per il collezionismo di carte, soprattutto per quelle sportive, sta crescendo: secondo il report annuale redatto dalla società di ricerche Circana, nel 2024 abbiamo assistito a un’impennata delle vendite pari al +23%. Protagoniste indiscusse le carte sportive – dedicate al calcio o alla NBA – ma anche quelle fantasy, come le iconiche Marvel e Star Wars.
Un fenomeno particolarmente diffuso tra i più giovani, come conferma una recente indagine commissionata da Topps su oltre 2mila studenti, una vera passione che nasce già dai primi anni di scuola e arriva fino all’università e oltre. “In questa evoluzione – spiega Galassi – sta prendendo piede molto il tema dell’investimento. Per molte persone non c’è più il collezionismo inteso come: voglio avere tutte quelle carte che compongono il set o la collezione. Si va più alla ricerca della carta singola, proprio perché si cerca la carta più rara o la carta più prestigiosa, basandosi su una serie di criteri. Quindi c’è proprio l’intenzione da parte dell’appassionato collezionista di riuscire a mettere le mani sulla carta, sul pezzo di maggior valore, per poi magari rivenderlo, quindi come un investimento effettivo. O magari tenerlo tra i propri cimeli, proprio per la passione di possedere dei pezzi eccezionali. A volte anche unici”, ha chiosato.