> > Toscana, Aacupi: atteso boom studenti Usa in primavera 2022

Toscana, Aacupi: atteso boom studenti Usa in primavera 2022

featured 1400594

Firenze, 24 giu. (askanews) - "Le università americane dentro il sistema Aacupi sono 40 a Firenze e 10 nel resto della Toscana. Gli studenti americani in Toscana erano circa 15 mila prima della pandemia. Il ritorno a questo tipo di normalità, non sarà immediato". Lo spiega Fabrizio Ricciardell...

Firenze, 24 giu. (askanews) – “Le università americane dentro il sistema Aacupi sono 40 a Firenze e 10 nel resto della Toscana. Gli studenti americani in Toscana erano circa 15 mila prima della pandemia. Il ritorno a questo tipo di normalità, non sarà immediato”. Lo spiega Fabrizio Ricciardelli, presidente della Association of American College and University Programs in Italy, in un’intervista all’agenzia askanews.

“Per quanto riguarda il programma che dirigo io, con la Kent State University Florence, in estate autunno e primavera avevo abitualmente circa 250, 300 studenti per blocco. Io riparto proprio in questi giorni con 32 studenti, ma -sottolinea Ricciardelli- nell’autunno sono già intorno ai 100 studenti, nella primavera del ’22 ne avrò più di 300. Questo vuol dire che ci sarà un’esplosione di numeri probabilmente nella primavera del 2022, per tornare ad una normalità, in autunno, che potenzialmente potrebbe anche crescere grazie anche ai risultati ‘politici’ ottenuti da Aacupi”.

“Non tutto il male è venuto per nuocere -prosegue il presidente di Aacupi- perché si sono aperti degli scenari dal punto di vista sostanzialmente politico inaspettati. Molti risultati sono stati ottenuti durante questo periodo. Per esempio, è stato siglato un accordo con le misericordie della Toscana, per cui gli studenti delle filiazioni di università americane in Italia che fanno capo ad Aacupi, dal 15 giugno 2020, hanno accesso a tutti i servizi della misericordie in Toscana , pur non gravando sul sistema sanitario italiano, perché hanno assicurazioni riconosciute dal sistema stesso”.

“Altro grande risultato ottenuto durante la pandemia -osserva ancora Ricciardelli-è stata quella che noi chiamiamo la legge Borio, perché è stata pensata dal nostro legale di Aacupi, che permette agli studenti delle filiazioni di università americane di entrare nel territorio italiano e non essere obbligati alle procedure del permesso di soggiorno. Con la dichiarazione di presenza e una dichiarazione di garanzia del legale rappresentante, lo studente può stare qui per 150 giorni”.