> > Tragedia a Milano: un detenuto si suicida dopo un accoltellamento

Tragedia a Milano: un detenuto si suicida dopo un accoltellamento

Detenuto a Milano si suicida dopo un accoltellamento

Emanuele De Maria, in permesso di lavoro, si lancia dal Duomo dopo un crimine

Un gesto estremo nel cuore di Milano

Milano, una delle città più vivaci e dinamiche d’Europa, è stata teatro di una tragedia che ha scosso l’opinione pubblica. Emanuele De Maria, un detenuto di 35 anni in permesso di lavoro dal carcere di Bollate, ha scelto di porre fine alla sua vita lanciandosi dalle terrazze del Duomo.

Questo gesto disperato è avvenuto dopo che De Maria era diventato ricercato per aver accoltellato un collega in un hotel della città, facendo perdere le proprie tracce.

Il crimine e la fuga

La vicenda ha avuto inizio venerdì, quando De Maria ha aggredito un uomo, un collega di lavoro, in un hotel milanese. L’accoltellamento ha suscitato immediatamente l’allerta delle forze dell’ordine, che hanno avviato una caccia all’uomo. La fuga del detenuto ha creato un clima di paura e preoccupazione, non solo per la vittima, ma anche per la comunità milanese. Purtroppo, la sua fuga si è conclusa tragicamente con il suo suicidio, avvenuto in un luogo simbolo della città.

Un destino tragico condiviso

Il corpo di Emanuele De Maria è stato identificato grazie ai numerosi tatuaggi che adornavano la sua pelle. Ma la tragedia non finisce qui. Poche ore dopo il ritrovamento del suo corpo, è stato scoperto anche il cadavere di Chamila Wijesuriyauna, una collega di 50 anni di origini cingalesi, scomparsa nello stesso giorno. Le telecamere di sorveglianza hanno immortalato i due insieme, alimentando ulteriormente il mistero che circonda questa drammatica vicenda. La donna, che era stata vista per l’ultima volta con De Maria, è stata trovata nel laghetto del Parco Nord, un altro luogo che ora porta il peso di questa triste storia.

Un passato oscuro

Emanuele De Maria non era un estraneo al sistema penale. Stava scontando una pena per un femminicidio commesso nel 2016 a Castel Volturno. La sua vita, segnata da scelte sbagliate e atti violenti, ha trovato un tragico epilogo in una città che, purtroppo, ha visto troppi episodi di violenza. Questo caso solleva interrogativi sulla gestione dei detenuti in permesso di lavoro e sulla sicurezza pubblica. La società si interroga su come prevenire simili tragedie e su quali misure adottare per garantire la sicurezza di tutti.