Argomenti trattati
La tragedia nel pomeriggio di Teramo
Il pomeriggio del 7 aprile ha segnato una giornata tragica per un asilo nido di Teramo, dove una bambina di soli sei mesi, Serena, è deceduta improvvisamente durante il suo riposino. La scoperta è stata fatta da un’educatrice che, trovandola priva di sensi nella sua culla, ha immediatamente allertato i soccorsi.
Nonostante l’intervento tempestivo, per la neonata non c’è stato nulla da fare. La salma è stata trasferita all’ospedale di Sant’Omero, dove rimane a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Indagini e autopsia in corso
La Procura di Teramo ha aperto un’inchiesta per chiarire le cause del decesso, ordinando un’autopsia. Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti c’è la sindrome della morte improvvisa del lattante (SIDS), nota anche come “morte in culla”. I medici ipotizzano che la causa possa essere un’aritmia cardiaca fatale o un soffocamento dovuto all’ostruzione delle vie aeree, entrambe riconducibili all’immaturità fisiologica della bambina. I carabinieri stanno indagando per verificare il rispetto delle procedure di sicurezza all’interno dell’asilo.
La sindrome della morte improvvisa del lattante
La SIDS è definita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come la morte improvvisa di un lattante di età inferiore a un anno, che rimane inspiegata dopo un’indagine approfondita. Questa sindrome si verifica generalmente durante il sonno e colpisce bambini apparentemente sani. Secondo i dati epidemiologici, la SIDS è più frequente tra i due e i quattro mesi di vita ed è una delle principali cause di mortalità infantile nei paesi sviluppati. In Italia, si stima che circa 300 bambini all’anno siano colpiti da questa sindrome.
Fattori di rischio e prevenzione
Le cause esatte della SIDS non sono completamente comprese, ma si ritiene che derivino da una combinazione di fattori biologici e ambientali. Tra le raccomandazioni per ridurre il rischio di SIDS, gli esperti suggeriscono di far dormire il bambino sempre sulla schiena, di utilizzare un materasso rigido e di evitare oggetti morbidi nella culla. È fondamentale che il bambino dorma nella stessa stanza dei genitori, ma in una culla separata, per prevenire il rischio di soffocamento. Altre buone pratiche includono l’allattamento al seno e mantenere un ambiente privo di fumo.