> > Trentatré anni dopo Capaci: la memoria e la lotta contro la mafia

Trentatré anni dopo Capaci: la memoria e la lotta contro la mafia

Commemorazione del 33° anniversario della strage di Capaci

Un tributo alle vittime delle stragi mafiose e un impegno per la verità

Il ricordo di una strage che ha segnato l’Italia

Trentatré anni fa, il , l’Italia subì uno dei colpi più duri della sua storia recente: l’attentato di Capaci, che portò alla morte del giudice Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e degli agenti della scorta. Ogni anno, in questa data, si svolgono cerimonie commemorative in tutta Italia, ma soprattutto a Palermo, dove la memoria di queste vittime è ancora viva.

La strage non rappresenta solo un tragico episodio, ma un simbolo della lotta contro la mafia e della necessità di non dimenticare.

Un impegno costante nella lotta alla mafia

Durante le celebrazioni, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha sottolineato l’importanza di continuare l’opera di sradicamento della mafia, evidenziando come le organizzazioni criminali si siano evolute nel tempo, trovando nuove modalità di infiltrazione nella società. “Occorre dare continuità all’opera di sradicamento della mafia, cogliendone le trasformazioni, le zone grigie”, ha affermato, richiamando l’attenzione sulla necessità di un’azione costante e coordinata da parte delle istituzioni.

La risposta delle istituzioni e della società civile

Il premier Giorgia Meloni ha ribadito l’impegno del governo nella lotta contro ogni forma di criminalità, sottolineando che la memoria delle vittime deve tradursi in azioni concrete. La presenza di ministri e rappresentanti delle forze dell’ordine alle cerimonie di commemorazione evidenzia l’importanza di un fronte unito contro la mafia. La società civile, attraverso associazioni e movimenti, gioca un ruolo fondamentale nel mantenere viva la memoria e nel promuovere una cultura della legalità.

Il significato della memoria per le nuove generazioni

Ricordare Falcone e le vittime delle stragi mafiose non è solo un atto di rispetto, ma un insegnamento per le nuove generazioni. È fondamentale trasmettere il messaggio che la lotta contro la mafia è una responsabilità collettiva. Le scuole, le università e le istituzioni culturali devono impegnarsi per educare i giovani sui valori della giustizia e della legalità, affinché la memoria di chi ha sacrificato la propria vita per la giustizia non venga mai dimenticata.