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Trump e i Dazi imposti all’Ue: la decisione di Ursula von der Leyen

Dazi di trump all'Ue, Ursula von Der Leyen

L'annuncio della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, oggi a Bruxelles.

Dopo l’annuncio shock di Donal Trump di ieri, 12 luglio, in cui minaccia tariffe al 30% sull’export europeo dall’1 agosto 2025, questa è la decisione della presidente Ue, Ursula von der Leyen.

Dazi di Trump all’Ue al 30%, l’annuncio di Ursula von der Leyen: “Estenderemo la sospensione delle contromisure”

All’indomani dall’annuncio di Donald Trump sui maxi dazi all’Ue, arrivati al 30% sull’export europeo dall’1 agosto, interviene la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen. Ma lo fa in modo cauto e prudente.

Riunione degli ambasciatori 

Intanto l’Europa sta valutando la risposta da dare a Donald Trump: a tale scopo c’è stata oggi, alle ore 15.30, la riunione a Bruxelles degli ambasciatori permanenti dei 27, il Coreper, convocati d’urgenza. Tra le decisioni da prendere quella sulle possibili contromisure che potrebbero già scattare, in tutto o in parte, dall’inizio della settimana.

La decisione di Ursula von der Leyen

“Estenderemo la sospensione delle contromisure” sui maxi dazi di Trump, così ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen. “Abbiamo sempre detto che preferiamo una soluzione negoziata” con gli Usa sui dazi “e questo resta il caso”. “Allo stesso tempo, “continueremo a prepararci per le contromisure. Siamo quindi pienamente preparati”, ha aggiunto von der Leyen in un punto stampa.

“Abbiamo elaborato un secondo elenco di possibili contromisure”, continua la presidente Ue. “Non siamo ancora arrivati a quel punto. Questo è molto importante. Non è il momento”, ma “dimostra anche che siamo preparati per tutti gli eventuali scenari“, ha aggiunto la von der Leyen.

Contro-dazi

In ogni caso i contro-dazi dell’Ue sono pronti da tempo: si tratta di due pacchetti affiancati dal bazooka – per ora nel cassetto – delle sanzioni sulle Big Tech e dello stop agli investimenti Usa sul suolo continentale. Dalle highway agli scaffali della middle class americana, si colpirebbero i simboli delle roccaforti repubblicane, con tasse al 10% e al 25%, divise in tre fasi per rispondere alle tariffe su acciaio e alluminio ufficializzate a marzo da Trump e raddoppiate a giugno, raccogliendo fino a 20,9 miliardi di euro.

Il pacchetto riporta in auge l’arsenale già usato durante il primo mandato di Trump, colpendo Harley-Davidson, auto, yacht, jeans Levi’s, burro d’arachidi, mirtilli, tabacco, articoli per la cura della persona. Si colpirà poi carne e pollame del Midwest, legname del Sud, cereali, fast-food, moda e cosmetici. Infine, la soia della Louisiana e le mandorle californiane.