Pugno di ferro di Erdogan contro i protagonisti del tentato colpo di stato di venerdì scorso in Turchia. Migliaia di arresti e la promessa di pena di morte.
Se il Parlamento la voterà, il presidente Erdogan ha promesso che sottoscriverà la reintroduzione della pena di morte in Turchia. Una misura eccezionale e in qualche modo dedicata ai protagonisti del tentativo di golpe della scorsa settimana.
Arresti e sospensioni in tutta la Turchia
Continua a salire il numero delle persone arrestate, fra polizia, magistratura e prefetture. Più di 8 mila fra poliziotti e gendarmi, 47 governatori locali, 30 prefetti su 81 sono stati al momento sospesi.
Le autorità hanno introdotto una legge speciale che impone il divieto di espatrio a tutti i dipendenti pubblici.
Con le accuse agli Usa di avere partecipato all’organizzazione del colpo di stato, sono proprio gli stessi Stati Uniti, con l’Unione Europea, a chiedere che la Turchia “rispetti la democrazia, le libertà fondamentali e lo stato di diritto” anche in questo delicato momento. Il portavoce di Angela Merkel ha definito “inaccettabile” ciò che sta accadendo in questi giorni in Turchia, riferendosi in particolare modo a “episodi rivoltanti di giustizia arbitraria e di vendetta” nei confronti di militari sospettati di avere partecipato al golpe.