Turris, ilpresidente Gaglione si dimette

Torre del Greco (Na) Comunicato ufficiale: Turris, si dimette Gaglione. “Non posso combattere da solo, è da domenica che subiamo provocazioni ed ingiustizie. Questo calcio non fa per me. Onorerò comunque tutti gli impegni, la stagione della Turris andrà regolarmente avanti”. Ricca di conte...

Torre del Greco (Na) Comunicato ufficiale: Turris, si dimette Gaglione. “Non posso combattere da solo, è da domenica che subiamo provocazioni ed ingiustizie. Questo calcio non fa per me. Onorerò comunque tutti gli impegni, la stagione della Turris andrà regolarmente avanti”.

Ricca di contenuti la conferenza stampa che ha avuto luogo quest’oggi presso la sala stampa dell’A. Liguori. La notizia che su tutte si impone, è quella delle dimissioni del presidente Gaglione, ancora profondamente scosso da tutto quanto accaduto in relazione al convulso derby di domenica scorsa contro l’Ebolitana.

“Non mi riconosco in questo sistema, tutto quanto accaduto ha profondamente infangato il nome della Turris e dell’intera città di Torre del Greco, non siamo stati per nulla tutelati, e francamente non posso accettarlo. È dequalificante che il nome di Torre del Greco sia finito alla ribalta della cronaca, finanche nazionale, per una violenza che invece abbiamo soltanto subito. È per questo che ho deciso di farmi da parte, da solo non posso combattere.

Ringrazio tutti quanti mi sono stati vicino in questi tre anni di presidenza, insieme abbiamo raggiunto obiettivi importanti, come la realizzazione del manto in erba sintetica, di cui il Liguori aveva un disperato bisogno. Sono stati comunque anni intensi. Ne parlerò col Sindaco, che comunque si è schierato sin da subito dalla nostra parte. Non nego assolutamente che alcuni dei nostri tifosi abbiano sbagliato nel cedere alle provocazioni tese dai tifosi ospiti, ed è giusto che chi ha sbagliato violando la legge paghi, ma non mi pare ragionevole equiparare- perché di fatto questo è accaduto- la condotta della nostra tifoseria a quella dell’Ebolitana.

Non voglio entrare nel merito della decisione del Giudice Sportivo né sindacare l’operato di chi era preposto al servizio d’ordine, anche perché quello che è accaduto domenica è stato ed è tuttora sotto gli occhi di tutti. Siamo stati letteralmente bersagliati in casa nostra con ripetute bombe carta, oltre che continuamente provocati: impossibile non tenerne conto. Ed invece è stata addirittura diffusa la notizia- ed anche per questo abbiamo pagato- che una delle bombe in questione sia stata scagliata dal settore distinti.

Insomma, è da domenica che ci ritroviamo a subire: prima le provocazioni e le violenze dei tifosi ospiti e poi la stangata del giudice sportivo. Credo che il fatto che alla Turris sia stata inflitta una sanzione praticamente pari a quella dell’Ebolitana sia un evidente sintomo di calcio malato. Sono convinto che se fossero stati i nostri tifosi a tenere la condotta degli ebolitani, la Turris si troverebbe ora a scontare una squalifica del campo di almeno quindici giornate con una multa di 30.000 euro”.

E quando gli si fa notare che mollare, proprio ora, potrebbe rappresentare una sorta di beffa ulteriore a fronte delle mortificazioni subite tra domenica e lunedì, Rosario Gaglione risponde così. “Me ne rendo conto, probabilmente queste dimissioni la danno vinta a chi voleva in qualche modo metterci i bastoni tra le ruote, ma ora come ora sento di agire in questo modo. Sia chiaro comunque, la stagione della Turris non patirà alcuna ripercussione.

Terrò fede a tutti i miei impegni, la serenità e la stabilità della squadra non saranno minimamente intaccate da questa mia decisione, anche perché abbiamo ancora un girone di ritorno da disputare ed una finale di Coppa da conquistare. Insomma, in termini di calcio, quello vero, in casa Turris non cambia nulla”. Da ultima, una precisazione. “Nel commentare la condotta degli ebolitani- dopo essermi confrontato sul punto anche con il tecnico Pensabene- ho parlato di possibili infiltrati tra i tifosi ospiti, pseudo-tifosi che avrebbero come al solito profittato di un evento sportivo per dare sfogo a tutta la propria violenza, ma senza mai pronunciare il nome di Torre Annunziata o dei tifosi del Savoia.

Ed invece un giornale locale ha evidentemente voluto dare un ulteriore significato alle mie dichiarazioni, attribuendomi riferimenti espliciti, per quanto mai esternati, alla tifoseria oplontina. Rivendico rispetto per i tifosi della Turris, ma al contempo rispetto quelli del Savoia, e non li avrei mai gratuitamente tirati in ballo”.