Roma, 24 gen. (Adnkronos) – Oggi in Aula, al Senato si torna a parlare di armamenti all'Ucraina. E' prevista infatti la discussione del dl n. 200, recante 'disposizioni urgenti per la proroga dell'autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle autorità governative dell'Ucraina'. Tra emendamenti e odg risalta quello della Lega (G1.1) che chiede al governo di "farsi carico, nelle competenti sedi europee, di una concreta e tempestiva iniziativa volta a sviluppare un percorso diplomatico, al fine di perseguire una rapida soluzione del conflitto".
Nel testo, firmato dal capogruppo Massimiliano Romeo, si prende atto che "i ventitré mesi di combattimenti hanno chiarito che nessuna delle due parti ha la capacità di ottenere una vittoria militare decisiva sull'altra, ed è pertanto impossibile pensare ad una soluzione esclusivamente militare". Quindi "è essenziale sviluppare una visione di come finirà la guerra".
Il partito di Matteo Salvini ricorda poi come "i numerosi sforzi della comunità internazionale nei confronti del popolo ucraino si sono rivelati fino ad ora essenziali ma non sufficienti per neutralizzare la minaccia russa" e quindi Mosca "ha aggirato le sanzioni occidentali, fortificando le partnership con paesi del sud globale (Corea del Nord, Cina, Iran) che rappresentano una minaccia per gli equilibri geopolitici attuali". La Lega quindi chiede un cambio di strategia, tenendo conto che "anche l'opinione pubblica italiana non supporta più pienamente gli aiuti militari che il nostro Paese continua a inviare in sostegno all'esercito ucraino e auspica una soluzione pacifica e diplomatica del conflitto".