Fortunato Verduci, un lavoratore di un’officina automobilistica situata nel quartiere Staglieno di Genova, è attualmente sotto indagine per l’omicidio di Luigia Borrelli. A 29 anni dall’accaduto, la Procura ha richiesto il suo arresto. Verduci, noto per avere una passione per il gioco d’azzardo, ha ora 65 anni. I detective hanno individuato il suo DNA da una macchia di sangue scoperta sulla scena del crimine, che è stata poi comparata grazie a tecnologie avanzate e a un recente database che permette l’analisi del DNA dei carcerati.
Il campione era simile a quello di un parente distante di Verduci, detenuto nella prigione di Brescia. Attraverso l’incrocio di vari elementi, gli investigatori sono riusciti a trovare una corrispondenza genetica con quello che, secondo l’accusa, è l’assassino di Borrelli. Quando gli agenti della Guardia di Finanza e della Squadra Mobile si sono presentati alla sua casa nel quartiere di Marassi – lo stesso in cui abitava la vittima – Verduci ha negato di conoscere ‘Antonella’, uccisa a Vico degli Indoratori 64, dove si prostitituiva per ripagare i suoi debiti. A rappresentarlo legalmente sono stati nominati gli avvocati Giovanni Ricco e Nicola Scodnik, nonostante il gip abbia rifiutato la richiesta di arresto fatta dalla Procura, la quale ha successivamente ricorso al Riesame, insistendo per l’arresto. L’udienza si terrà il 23 settembre. La Procura afferma che l’omicidio avesse come scopo la rapina e fosse aggravato da motivi futili e crudeltà.