Roma, 26 ago. (askanews) – Una flotta di imbarcazioni piccole e grandi per forzare il blocco israeliano e portare aiuti a Gaza: l’azione dimostrativa coinvolge le società civili di decine di paesi e di nuovo al timone c’è l’attivista svedese Greta Thunberg. E’ il terzo tentativo da maggio, i primi due annullati dalla marina israeliana che ha bloccato le navi ed espulso gli attivisti.
Questa volta il progetto è di ampio respiro, spiega la fisica Maria Elena Delia che fa parte del comitato organizzatore: “Il 31 agosto partiranno barche da Barcellona e da Genova, e il 4 settembre dalla Tunisia e dalla Sicilia”.
In realtà molti dettagli organizzativi sono ancora in sospeso o forse non dichiarati, ma è preciso lo scopo indicato sul sito della Sumud Flotilla, “aprire un corridoio umanitario e mettere fine al genocidio del popolo palestinese con”la più grande flottiglia coordinata della storia”. Fra le adesioni italiane sui social quelle di molti artisti: per citarne qualcuno, da Fiorella Mannoia a Claudio Santamaria a Elisa che dice
“Stanno cercando di arrivare dove i governi stanno fallendo”.
E anche dello storico Alessandro Barbero: “Sumud è una parola araba che indica la volontà di resistere a tutto, e quando gli arabi sono palestinesi è evidente cosa significa”.