Roma, 28 ott. (Adnkronos) – "Nessun imbarazzo per l’incontro tra il presidente Meloni e il presidente Orban che si appresta a incontrare anche Sua Santità: verrà redarguito per questo? Il presidente Meloni ha incontrato anche il presidente della Repubblica Cinese Xi Jinping a luglio scorso. Non credo che le relazioni diplomatiche con gli Stati a trazione comunista all’ordine del giorno dei governi di centrosinistra abbiano scatenato reazioni così indignate".
Così il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia, intervenendo a L’Aria che Tira su la7.
“Il ruolo di Giorgia Meloni – prosegue – è ancora una volta decisivo. C’è una totale complicità nell’usare, benevolmente, il presidente Meloni come cerniera ieri con Trump e oggi di nuovo con Orban per avvicinare le posizioni di uno Stato facente parte dell’Ue all’Ue stessa. Qui non parliamo di un parlamento di destra o di sinistra ma di un parlamento costituito da Stati, la metafora è fallace. Se si votasse a maggioranza qualche nazione potrebbe approfittarne e, alla lunga, potrebbe finire come con la Gran Bretagna, finendo per distruggere ciò che i nostri padri hanno costruito in oltre mezzo secolo. Le decisioni all’unanimità sono un vincolo apparente che è utile per raggiungere posizioni di sintesi”. "Sulle difficoltà dell’Europa la questione è di solare evidenza. Lo ammette la stessa presidente Ursula Von Der Leyen. Noi dobbiamo far prevalere il nostro interesse nazionale e impedire che, come è successo nel passato, si possa approfittare delle debolezze italiane per avvantaggiare un pezzo solo dell’Unione europea".
"Se vale il principio della contiguità politica, come affermano a sinistra, per analogia il governo centrale non dovrebbe finanziare le Regioni guidate dalla sinistra. Un principio inaccettabile e antidemocratico, le nazioni sono sovrane e i popoli scelgono liberamente da chi farsi governare. Il resto si chiama tentativo di sottomissione e ricatto, qualcosa di molto simile alla dittatura", conclude.