Roma, 6 dic. (Adnkronos) – "Sfogliando le 33 pagine della National security strategy dell’amministrazione Trump il modello della nuova estrema destra globale emerge nella maniera più cristallina: un impasto tossico di nazionalismo identitario, razzismo eclatante, aggressività geopolitica e un’idea di sicurezza costruita contro i più deboli. È il paradigma della forza, del confine, della competizione feroce che deve cancellare umanità, diritti sociali, difesa dell’ambiente e le regole e i luoghi del multilateralismo".
Lo afferma il responsabile Esteri di Sinistra italiana Giorgio Marasà.
"Ogni crisi -aggiunge- diventa occasione per restringere spazi democratici e smantellare tutele: dai diritti delle minoranze alle politiche climatiche, considerate non come investimenti per il futuro ma come ostacoli alla supremazia militare ed economica dei più forti. L’Europa in questo quadro è un insetto da schiacciare, spingendo per piccoli Stati più semplici da tenere a servizio e aiutando spudoratamente tutte le destre più estremiste assunte al compito di utili idioti globali presi a servizio".
"Rispetto a tutto questo ci si aspetterebbe qualche reazione, invece neanche un timido sussulto. Solo tanto imbarazzo dalle parti della destra, peraltro colpevole di avere con le sue scelte legittimato e sostenuto questo schema di totale subalternità. L’Europa dovrebbe essere invece l’antitesi naturale di questo modello: un soggetto politico autonomo, capace di agire come spazio di progresso sociale, di solidarietà, di sviluppo sostenibile. Dovrebbe essere il laboratorio avanzato di una nuova idea di mondo, di sicurezza fondata su diritti, di uguaglianza, di multilateralismo e di transizione ecologica. Ed è questo -conclude Marasà- il compito delle forze di sinistra ed ecologiste per costruire un’alternativa netta all’esistente".