L’immunologa e direttrice scientifica dell’Istituto di ricerca pediatrica Città della Speranza Antonella Viola si è espressa sul vaiolo delle scimmie, il virus che ha contagiato diverse persone in tutta Europa e di cui si contano tre casi positivi in Italia.
Antonella Viola sul vaiolo delle scimmie
In un intervento pubblicato su La Stampa, l’esperta ha spiegato che è troppo presto per parlare di pandemia e che il caso della comparsa del virus è una prova dell’importanza dell’immunità di gregge.
Ha quindi illustrato le caratteristiche principali della malattia, che si presenta con febbre, mal di testa e dolori muscolari ed è tipicamente accompagnata da ingrossamento dei linfonodi. Dopo qualche giorno, si manifesta il rush cutaneo che evolve nelle tipiche lesioni.
Tutto si risolve nella maggior parte dei casi nel giro di 2-4 settimane, ha continuato, ma può manifestarsi anche in forma severa e con una mortalità che in tempi recenti si è aggirata intorno al 3-6%.
Antonella Viola sull’immunità nei confronti della malattia
Per quanto riguarda i fattori alla base della sua diffusione, Antonella Viola ha citato un possibile cambiamento della capacità di trasmissione del virus, che ha contagiato anche persone che non erano mai state a contatto con animali, e il calo dell’immunità a livello della popolazione mondiale.
Il vaccino contro il vaiolo umano rendeva infatti immuni anche nei confronti di questa zoonosi, ma oggi gran parte delle persone non è vaccinata e quindi non è protetta.
“Questo calo dell’immunità di comunità può aver lasciato spazio ad un virus che finora si era riusciti a tenere sotto controllo“, ha concluso per poi ribadire che il virus rappresenta un reale problema per la salute pubblica e che quindi vanno prese misure di contenimento prima che sia troppo tardi.