Il virologo Massimo Galli, già professore ordinario di Malattie infettive all’Università Statale di Milano e primario all’Ospedale Sacco, si è espresso sulla diffusione della variante Xe del Covid a causa della quale anche i vaccinati corrono maggiori rischi.
Ha poi evidenziato come 140 morti al giorno legati all’infezione siano un numero inaccettabile e ribadito che è sbagliato togliere subito tutte le restrizioni.
Galli sulla variante Xe
Intervistato da La Stampa, l’esperto ha inizialmente spiegato che la ripresa dei contagi è dovuta alla diffusione di tre varianti che si susseguono. Si tratta di Omicron 2, che sta per sostituire Omicron 1, e delle due mutazioni che si sono fuse nella nuova Xe che potrebbe essere così diffusiva da sostituirle entrambe.
Nata probabilmente dall’infezione concomitante di Omicron 1 e 2 in qualche organismo dove le due varianti hanno ricombinato le loro caratteristiche genetiche in una sottovariante, secondo lui potrebbe costituire un maggior rischio anche per i vaccinati.
“Xe è quasi un virus nuovo rispetto a quello per cui i vaccini sono stati creati“, ha infatti evidenziato. Per questo, in particolare nei soggetti anziani e fragili, si potrebbero verificare più difetti della protezione anche dopo la terza dose.
Galli sulla quarta dose
Galli si è infine espresso sulla quarta dose di vaccino affermando che secondo lui è necessaria per i soggetti più fragili e forse per gli anziani. “Ma non è detto che sia utile a tutti“, ha concluso.