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Congresso oculisti, Orfeo: schermi peggiori nemici degli occhi

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Roma, 22 nov. (askanews) - Computer, smartphone e videoterminali nemici numero uno degli occhi. Lo spiega ad Askanews Vincenzo Orfeo, direttore dell'unità operativa di oculistica della clinica mediterranea di Napoli e professore a contratto sulla superficie oculare a Trieste, a margine del 99esim...

Roma, 22 nov. (askanews) – Computer, smartphone e videoterminali nemici numero uno degli occhi. Lo spiega ad Askanews Vincenzo Orfeo, direttore dell’unità operativa di oculistica della clinica mediterranea di Napoli e professore a contratto sulla superficie oculare a Trieste, a margine del 99esimo Congresso Società oftalmologica italiana (Soi) a Roma.

“Questo è un problema estremamente attuale perché l’utilizzo dei videoterminali sta aumentando in maniera esponenziale e ci sono persone che lavorano sei, sette, otto ore sempre davanti al computer ma i nostri occhi non sono nati per questo e ne soffrono, perché noi nella vita di tutti i giorni normalmente abbiamo una frequenza di ammiccamento, cioè il battito delle palpebre, ogni cinque, dieci secondi. Invece il nostro cervello capisce che stiamo facendo una cosa estremamente importante davanti al videoterminale e riduce questa frequenza anche di cinque volte”, ha spiegato.

“Ma se non battiamo le palpebre con questa frequenza, che dovrebbe essere spontanea, l’occhio rimane asciutto. Quindi in pratica, anche un occhio normale nel tempo tende a diventare un occhio funzionalmente asciutto. E la cosa negativa è che quando una persona normale con un occhio normale ha sempre questo input, nel tempo quest’occhio può diventare un occhio malato di secchezza. Per evitare queste cose bisogna non solo distrarre un po’ l’attenzione dal computer e prendersi quelle pause che sono già normate dalla legge, ma bisogna anche mettere delle lacrime artificiali, dei sostituti lacrimali che sono utili perché riescono a intimidire maggiormente l’occhio che invece tende a seccarsi e a creare dei problemi”, ha messo in guardia.