Zimbabwe colpo di Stato in atto. Cosa sta succedendo

Se per i media americani si tratta di un colpo di stato, per le forze armate queste sono solo azioni "contro i criminali".

Zimbabwe, dopo una serie di esplosioni nella capitale Harare, l’esercito ha annunciato di avere preso in custodia il presidente Robert Mugabe e la moglie Grace.

Intanto, attraverso Twitter il partito di governo, Zanu-Pf, precisa che nel Paese africano “non c’è stato alcun golpe. Si tratta di una transizione senza spargimento di sangue in cui persone corrotte sono state arrestate”. Le forze armate stanno proteggendo uffici governativi e strade. “C’è stata la decisione di intervenire perché la nostra Costituzione è stata indebolita. Ad interim Mnangagwa sarà presidente di Zanu Pf. La scorsa notte la ‘first family’ e’ stata arrestata e sta bene, era necessario sia per la Costituzione che per l’integrià della nostra Nazione.

Né lo Zimbabwe né Zanu sono di proprietà di Mugabe e della moglie. Oggi comincia una nuova era e Mnangagwa ci aiuterà a ottenere uno Zimbabwe migliore”, si legge ancora sull’account Twitter del partito.

Zimbabwe, colpo di stato

Al di là delle assicurazioni dei militari e del partito di governo tramite Twitter, per i media Usa si tratta di un colpo di Stato. Infatti, mentre il ‘Financial Times’ parla di un “esercito dello Zimbabwe prende il potere”, il ‘New York Times’ sostiene che, l’annuncio che vuole il presidente Mugabe sotto protezione “sembra essere stato un golpe”.

Intanto, le ambasciate degli Stati Uniti e del Regno Unito stanno incoraggiando i cittadini a “rimanere al riparo”. La sede diplomatica Usa rimarrà chiusa a causa “dell’incertezza politica in corso nella notte”.

Nel frattempo, sempre secondo i media americani, i militari avrebbero arrestato anche il ministro delle Finanze Ignatius Chombo nell’ambito della loro dichiarata caccia a “criminali” che hanno causato sofferenze al Paese. Inoltre, secondo alcune indiscrezioni giunte dai media americani, il gruppo guidato dalla consorte del presidente Robert Mugabe, Grace, stava lavorando per impedire che salisse al potere la “Lacoste Faction”, ossia i sostenitori del vicepresidente defenestrato Emmerson Mnangagwa (detto “il coccodrillo”).

Il G40 voleva Grace come presidente.

Mnangagwa plaude ai militari

Dal canto suo, l’ex vicepresidente Mnangagwa ha elogiato, sempre attraverso Twitter, l’intervento dei militari rivelando l’esistenza di una trattativa tra le forze armate e il presidente Robert Mugabe che avrebbe cercato di fermarli: “Salutiamo e applaudiamo il coraggio della nostra Zdf che, in maniera decisiva ha respinto concessioni dell’ultimo da parte di un dirigente il cui unico obbiettivo era di creare una dinastia familiare.

Una fase di transizione guidata dall’esercito spianerà ora la strada a un’elezione libera, corretta e democratica”.