Roma, 16 giu. (askanews) – E’ un progetto legato al tema della migrazione, del viaggio e dell’accoglienza “Adrian Paci. No man is an island” curato da Cristiana Perrella. La personale dell’artista albanese da anni residente in Italia rappresenta il secondo appuntamento di Conciliazione 5, il progetto di arte contemporanea promosso dal Dicastero per la Cultura e l’Educazione del Vaticano ideato in occasione del Giubileo 2025, e sarà visitabile fino a 21 settembre 2025.
Nello spazio Conciliazione 5, la galleria su strada visibile 24 ore su 24, Adrian Paci presenta la scultura “Home to Go”, con una figura maschile, calco del corpo dell’artista, che sorregge sulle spalle un tetto capovolto, che nella forma ricorda un paio di ali. L’opera evoca l’idea di un’umanità sospesa tra precarietà e trascendenza, pone al centro l’essere umano come viandante e l’idea del viaggio obbligato e drammatico di chi è costretto ad andare via dalla propria terra.
Quest’opera è in dialogo con con un altro intervento dell’artista nelle Corsie Sistine del Complesso Monumentale di Santo Spirito in Sassia. Qui si trova la video istallazione “The bell tolls upon the waves”, ispirata a un episodio realmente accaduto: nel 1566 a Termoli, durante un attacco turco, i saccheggiatori tentarono di trafugare la Campana di Santa Caterina usata per avvisare i marinai in caso di pericolo: un tentativo vano perché nel trasporto la campana finì in mare affondando l’imbarcazione su cui viaggiava.
L’artista ha spiegato: “Io parto dalle storie, parto da qualcosa di concreto, parto da un’immagine, parto da una storia, e da quella poi cerco di scoprire le sue potenzialità per portarla ad un livello più universale. La migrazione, io lo dico spesso, per me non è un tema, è stata un’esperienza di vita e come tali le esperienze ti regalano immagini, ti regalano storie e io ho cercato di lavorare con queste storie”.