Abortisce in casa perché non c'è posto in ospedale e conserva il feto in frigorifero

Una donna inglese abortisce in casa dopo che un ospedale non le consentito il ricovero. Al secondo rifiuto, ha conservato il feto in frigorifero.

Una donna, a Londra, nel Regno Unito, è stata costretta ad abortire in casa e conservare il feto nel frigorifero.

Questa vicenda agghiacciante è avvenuta perchè nell’ospedale presso cui si era recata non vi erano posti letto.

Abortisce in casa e conserva il feto in frigorifero

Laura Brody era corsa in pronto soccorso per verificare le condizioni della sua gravidanza e, dopo averle detto che il figlio che portava in grembo era ormai morto, i sanitari presenti non hanno potuto far altro che dirle di andare a casa.

Dopo che in ospedale hanno ignorato il suo dolore sia fisico che psicologico, Laura ha dovuto partorire il feto già deceduto in casa, scoprendo che era un maschio. La vicenda si apprende da EuropaToday, che ha riportato il racconto di Laura Brody durante un’intervista alla Bbc.

La corsa in ospedale e il rifiuto di operarla

Dopo l’aborto, Laura ha chiamato il numero d’emergenza. Dall’altra parte della cornetta, è stato detto alla donna che la sua situazione non era classificabile come emergenza.

A quel punto Laura ha fatto la cosa più naturale: ha avvolto il feto in un panno e l’ha collocato in una scatola di plastica. Mentre piangeva disperata, la donna si è recata al pronto soccorso più vicino e anche lì è stata ignorata, sebbene le avessero detto che avrebbe dovuto sottoporsi ad un intervento di rimozione della placenta. Tornata nuovamente a casa, Laura Brody ha conservato il feto nel frigorifero.

Intanto l’ospedale che ha mandato Laura a casa ha aperto un’inchiesta sulla vicenda per valutare cosa sia realmente successo.