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Al supermercato gli italiani comprano prima di tutto informazioni

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Milano, 18 gen. (askanews) - Cosa guida gli italiani nelle scelte d acquisto quando sono davanti allo scaffale di un supermercato? Come cambia il carrello della spesa nel tempo? Attraverso la lente dell Osservatorio Immagino di GS1 Italy, giunto alla sua decima edizione, risulta chiaro che di fron...

Milano, 18 gen. (askanews) – Cosa guida gli italiani nelle scelte d acquisto quando sono davanti allo scaffale di un supermercato? Come cambia il carrello della spesa nel tempo? Attraverso la lente dell Osservatorio Immagino di GS1 Italy, giunto alla sua decima edizione, risulta chiaro che di fronte a un consumatore consapevole la chiave non è più la marca o la disponibilità del prodotto, ma le informazioni. Informazioni sempre più presenti in etichetta, rilevate dal servizio Immagino di GS1 Italy su oltre 125mila prodotti alimentari e non, che l Osservatorio incrocia con i dati Nielsen. Ne esce una fotografia dettagliata dei trend del largo consumo partendo da un paniere che a fine giugno valeva 39 miliardi di euro, pari all 83% del venduto di ipermercati e supermercati italiani.

Marco Cuppini, research and communication director di GS1 Italy: “Oggi si può dire che si comprano informazioni. Le informazioni, un po’ perché sono rese obbligatorie dal legislatore un po’ perché le aziende hanno utilizzato il packaging come fonte di comunicazione col consumatore ma soprattutto perché il consumatore le cerca e le utilizza, stanno riempiendo il packaging dei prodotti. Ci sono consumatori che davanti a un grano proveniente dall’Italia fanno la scelta di questo prodotto a differenza di altri. Quindi informazioni, buone informazioni per scelte più consapevoli”.

Undici le tendenze di consumo, dall italianità al fenomeno del free from, sotto la lente dell Osservatorio Immagino, che semestre dopo semestre offre a industria e distribuzione una lettura delle scelte d’acquisto lungo lo Stivale. Questa decima edizione conferma sostanzialmente i trend degli anni precedenti premiando soprattutto la semplicità e le scelte salutiste:

“Tutto quello che è il senza, senza lattosio, lievito, senza uova, senza zuccheri aggiunti è un elemento di grande attenzione da parte del consumatore – spiega Cuppini – non soltanto per chi ha problemi di intolleranza ma in generale in chi è più attento a quello che consuma. Dicevo semplicità verso un etichetta più corta ma attenzione anche a quei prodotti non filtrati, lavorati a mano, artigianali”.

Novità di questa decima edizione, il dossier dedicato al mondo della nutrizione per cani e gatti, realizzato a partire da un paniere di oltre 3.400 prodotti per un valore di 767 milioni di euro in crescita dell 1,2% rispetto all’anno prima.

“Alcuni dei trend più consolidati che l’Osservatorio Immagino registra da 5 edizioni ce li stiamo ritrovando anche nella categoria del pet food: faccio riferimento al tema del free from, della sostenibilità e del rich in, i prodotti arricchiti, quindi evidentemente il proprietario di animali trasferisce le proprie convinzioni, le proprie scelte anche sui prodotti che poi dà da mangiare ai suoi animali”.

Trasversale e imprescindibile resta il tema della sostenibilità declinato ormai in 40 tra claim e certificazioni riportati sui prodotti di un paniere il cui giro d’affari è arrivato a 11,5 miliardi di euro:

“Registriamo più di 30.000 prodotti con una crescita di oltre il 3% delle vendite dei prodotti che in qualche modo parlano sulle etichette di sostenibilità. Ci aspettiamo che anche nel futuro questo trend vada avanti in nella stessa direzione – aggiunge – E’ chiaro che parlare di sostenibilità non basta più, il consumatore sta diventando sempre più attento a quello che gli si racconta e quindi chiede fatti e non soltanto proclami”.