È rientrata al lavoro e con ogni probabilità non verrà licenziata.
La capotreno del Milano-Mantova che lo scorso 7 agosto pronunciò un annuncio razzista attraverso gli altoparlanti. Le sue parole erano contro gli zingari. Adesso rischia al massimo una sanzione. Il suo ritorno sui convogli è stato festeggiato dal ministro dell’Interno, Matteo Salvini. Con un con un tweet ha detto: “Buon lavoro brava capotreno, non sei sola“.
Nessuna condanna per la capotreno
Il leghista si era già schierato a favore della funzionaria Trenord.” Invece di preoccuparsi per le aggressioni a passeggeri, controllori e capitreno, qualcuno si preoccupa dei messaggi contro i molestatori.
Viaggiare sicuri è una priorità”. Così aveva commentato all’indomani dell’accaduto.
La donna era finita al centro delle polemiche per le parole pronunciate durante il tragitto: “I passeggeri sono pregati di non dare monete ai molestatori. E agli zingari: scendete alla prossima fermata perché avete rotto i c…“, aveva detto. L’episodio era stato denunciato da un passeggero che si trovava a bordo del Regionale 2653 e aveva descritto l’accaduto sui social.
A raccontare l’accaduto il cremonese Raffaele Ariano, ricercatore del San Raffaele, poi ricoperto di insulti. La denuncia aveva fatto scattare un’indagine interna da parte di Trenord al termine della quale era stata individuata la colpevole. La capotreno si era scusata. Ha spiegato di non essersi accorta che il microfono fosse acceso.
In tanti sottolineano la correttezza della “sentenza definitiva”: la dipendente di Trenord ha ripreso regolarmente a lavorare. Forse potrà essere soggetta a una sanzione, ma è tornata in servizio. Non è stato lo stesso per il suo collega cremonese Giordano Stagnati. Dopo l’aggressione di un passeggero senegalese, è stato ritenuto colpevole per aver pronunciato una frase razzista e una bestemmia. Per Stagnati, la causa di lavoro entrerà nel vivo a Cremona la prossima settimana.
