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Fentanyl contaminato in Argentina: morti, ricoveri e sintomi da non ignorare

Fentanyl Argentina

Fentanyl contaminato: come riconoscere i sintomi, i pericoli per la salute e le misure immediate. Allerta in Argentina.

Un’ondata di morte e paura sta travolgendo l’America Latina: l’Argentina è oggi il fulcro dell’emergenza, con oltre 100 vittime confermate a causa di Fentanyl contaminato. Le autorità sanitarie hanno lanciato un’allerta nazionale, mentre famiglie e comunità cercano disperatamente risposte e protezione da questo killer invisibile.

Emergenza sanitaria in Argentina: oltre 100 morti per Fentanyl contaminato

Il bilancio delle vittime del Fentanyl contaminato somministrato negli ospedali argentini ha superato le 100 persone, e le autorità temono che il numero possa aumentare. A maggio, l’allarme è scattato dopo la denuncia dei familiari di 14 pazienti deceduti all’Ospedale Italiano di La Plata, che hanno segnalato circostanze sospette.

Le analisi hanno confermato la contaminazione delle fiale con batteri pericolosi come Klebsiella pneumoniae e Ralstonia pickettii. Le forniture infette, prodotte da un laboratorio locale, sono state distribuite anche in ospedali di quattro province e nella capitale Buenos Aires, provocando una crisi sanitaria senza precedenti nel Paese.

Argentina nel caos: laboratorio sotto accusa

Secondo il portavoce del presidente Javier Milei, il laboratorio HLB Pharma e il suo proprietario, Ariel Furfaro Garcia, sono responsabili del lotto di Fentanyl contaminato, pari a 153.000 fiale, già in parte somministrate ai pazienti. L’Agenzia nazionale per i medicinali (ANMAT) aveva precedentemente rilevato irregolarità nel laboratorio e disposto la chiusura tre mesi prima dei primi decessi, ma le forniture erano già circolate.

Il giudice Ernesto Kreplak ha confermato che le fiale contaminate non sono più in circolazione e che l’inchiesta prosegue per ricostruire la catena di responsabilità e identificare eventuali ulteriori vittime, mentre cresce la rabbia tra cittadini e famiglie colpite.

Fentanyl contaminato: quali sono i sintomi

Il Fentanyl è un potente oppioide sintetico utilizzato in medicina per il trattamento del dolore intenso, ma la sua contaminazione con batteri o altre sostanze può provocare gravi reazioni nel corpo umano. Quando contaminato, il Fentanyl può causare una serie di sintomi che variano in base alla quantità assunta e alla sensibilità individuale.

I sintomi più comuni includono depressione respiratoria, che si manifesta con respiro lento o superficiale, eccessiva sonnolenza, confusione mentale, e in alcuni casi perdita di coscienza. Altri effetti possono comprendere nausea, vomito, vertigini, ipotensione, bradicardia e cianosi (colorazione bluastra di pelle e mucose). In presenza di contaminanti batterici, come Klebsiella pneumoniae o Ralstonia pickettii, possono verificarsi infezioni sistemiche con febbre, brividi, e segni di sepsi. Inoltre, l’assunzione di Fentanyl contaminato può portare a rigidità muscolare, convulsioni e, nei casi più gravi, coma o morte.

È fondamentale riconoscere tempestivamente questi sintomi e intervenire prontamente. In caso di sospetta esposizione è essenziale chiamare immediatamente i servizi di emergenza e somministrare naloxone, se disponibile, per contrastare gli effetti letali dell’overdose.