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Atletica: Tamberi, 'con mio padre il rapporto è sempre stato complesso'

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Roma, 31 gen. - (Adnkronos) - “Negli ultimi due anni mi sono tolto soddisfazioni che non hanno prezzo e che hanno dato alla mia carriera un peso specifico ancora più importante. Ad agosto vorrei sfatare finalmente il tabù Mondiale e per fare questo mi concentrerò su questo...

Roma, 31 gen. – (Adnkronos) – “Negli ultimi due anni mi sono tolto soddisfazioni che non hanno prezzo e che hanno dato alla mia carriera un peso specifico ancora più importante. Ad agosto vorrei sfatare finalmente il tabù Mondiale e per fare questo mi concentrerò su questo obiettivo saltando la stagione indoor. Spero sia finalmente la volta buona per riempire l’ultimo vuoto che ho in bacheca”. Gianmarco Tamberi, campione olimpico in carica nel salto in alto, conferma in un’intervista a La Ragione la sua assenza ai meeting al coperto della prima parte della stagione, in vista dei Mondiali di Budapest.

Il fuoriclasse marchigiano, che si è sposato a settembre, ricarica le batterie per l’estate, nel frattempo valuta il profilo del suo nuovo allenatore, dopo la separazione ufficiale dal padre: “Con mio padre il rapporto è stato sempre complesso perché abbiamo caratteri forti, più volte si è rischiata la rottura, ma poi non era successo nulla – spiega Tamberi -, adesso era il momento giusto: ho una maturità diversa e una conoscenza di me stesso molto maggiore, sto valutando a quale allenatore affidarmi e sono sicuro che mi aiuterà in questa fase nuova della mia carriera. Non bisogna avere mai paura del cambiamento”.

Lo sguardo di Gimbo, oltre ai Mondiali, corre alle Olimpiadi di Parigi, tra un anno e mezzo, l’ultimo sogno prima di tirare le somme sul suo futuro: “Noi atleti non siamo mai sazi di competere, soprattutto quando parliamo di competizioni come i Giochi Olimpici – racconta -, avrò la pressione di dover difendere il titolo, ma in verità non vedo l’ora, non riesco ad immaginare uno spettacolo sportivo più esaltante di quello dei cinque cerchi. Mi emoziona pensare che fra 50 anni si parlerà ancora di quel giorno a Tokyo, alla doppietta di ori con Jacobs in pochi minuti, che potrà essere ancora una fonte di ispirazione per i giovani. Credo che Parigi 2024 possano essere Olimpiadi straordinarie, speriamo senza l’ombra cupa del Covid che ha in parte appesantito l’edizione giapponese. Il mio orizzonte per ora arriva a Parigi, passando ovviamente per Budapest 2023. Poi deciderò il mio futuro”.