Un attacco che avrebbe potuto avere conseguenze ben peggiori di quelle già registrate si è verificato in giappone ed ha portato al ferimento di diverse decine di persone. Scopriamo cosa è accaduto e le motivazioni che hanno portato a compiere un gesto di così grave portata.
Giappone e criminalità, episodi rarissimi
Il Giappone è uno dei pochi paesi al mondo dove la criminalità “ordinaria” è cosa rara, difatti non si sente spesso parlare di omicidi nel paese, questo è intuibile dal dato di omicidi per 100 abitanti, pari allo 0,78.
Se si pensa che la popolazione giapponese conta ben 120 milioni di persone è facilmente intuibile che per avere un numero così esiguo di casi vi ci debbano essere controlli elevati.
Così è, difatti per poter entrare in possesso di un’arma da fuoco oltre ai consueti corsi di formazione è necessario andare dallo psicologo molto frequentemente al fine di dimostrare di avere la sanità mentale atta a maneggiarle.
Attacco alla fabbrica della Yokohama
L’attacco che ha portato al ferimento di 15 persone si è verificato nella fabbrica di pneumatici Yokohama a Mishima, area deputata alla produzione di copertoni per autobus e camion.
Un uomo è entrato ed ha iniziato a colpire con il coltello, spruzzando anche spray urticante i lavoratori, 5 di questi sono stati ricoverati in ospedale in gravi condizioni, così riporta virgilio.it.
L’attentatore, 38 enne, stando alle prime indagini sembrerebbe avere legami con lo stabilimento che ha attaccato. Egli indossava una maschera antigas quando ha agito.
Ancora sconosciuto il movente del gesto, gli inquirenti stanno compiendo tutte le indagini del caso.