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Un anno critico per il clima in Italia
Nel corso del 2025, l’Italia ha registrato un numero allarmante di eventi meteo estremi, con un totale di 110 incidenti documentati dall’Osservatorio Città Clima di Legambiente fino a metà maggio. Questo dato segna un incremento significativo del 31% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, quando erano stati registrati 84 eventi.
La situazione è diventata critica, evidenziando l’urgenza di un intervento deciso e tempestivo da parte delle autorità competenti.
Tipologie di eventi estremi
Tra i fenomeni più frequenti che hanno colpito il territorio italiano, si segnalano gli allagamenti causati da piogge intense, con un totale di 34 eventi, seguiti da danni provocati dal vento (23 eventi) e da esondazioni fluviali (14 eventi). Questi eventi non solo mettono a rischio la sicurezza dei cittadini, ma causano anche danni ingenti all’economia locale e alla biodiversità. Le conseguenze di tali fenomeni sono visibili in molte regioni, dove le comunità si trovano a dover affrontare sfide senza precedenti.
Richiesta di azioni concrete
Legambiente ha sottolineato l’insufficienza delle attuali politiche di mitigazione e adattamento, evidenziando la necessità di un cambio di passo. A Paestum, un gruppo di giovani attivisti ha lanciato un appello chiaro: è fondamentale che il governo Meloni e le Regioni adottino misure immediate per affrontare la crisi climatica. Durante lo “Youth climate meeting 2025”, è stata organizzata una catena umana sulla spiaggia dell’oasi dunale, simbolo di una mobilitazione collettiva per la transizione ecologica. Gli attivisti hanno chiesto di abbandonare le fonti fossili e di investire nelle energie rinnovabili, sottolineando che tali azioni non solo contribuiranno a contrastare il cambiamento climatico, ma creeranno anche nuovi posti di lavoro nel settore green.