Milano, 1 dic. (Adnkronos) – "L'operazione non è stata fatta nell'interesse della banca e del governo". La scalata di Mps a Mediobanca che ha portato a indagare l'imprenditore Francesco Gaetano Caltagirone, il presidente di Luxottica e della holding Delfin Francesco Milleri, e l'amministratore delegato di Mps Luigi Lovaglio con le ipotesi di reato di aggiotaggio e di ostacolo alle autorità di vigilanza viene bollata così da fonti giudiziarie.
Parole che indicano una presunta volontà dei singoli indagati ad agire.
Il Mef "non è oggetto di accertamenti" perché "non è intenzionato a scalare, non è mai stato intenzionato a controllare Mediobanca" e con l'operazione di cessione, avvenuta attraverso un 'Accelerated book building – Abb', ha ottenuto di "massimizzare la dismissione" che è avvenuta a premio. Una cessione fatta in modo "non trasparente", ma non illecita.