A Bergamo una vicenda drammatica e surreale ha sconvolto il quartiere: Francesca Pettinato, 101 anni, è stata trovata morta e mummificata sul letto circa un anno dopo il decesso. La figlia sessantenne avrebbe nascosto il corpo sotto coperte, continuando a simulare la presenza della madre e a ordinare cibo “per due”. Il caso mette in luce il confine sottile tra affetto ossessivo e responsabilità legale, evidenziando come disturbi psicologici possano condizionare profondamente i comportamenti quotidiani.
Bergamo, nasconde madre morta in casa per un anno
Un caso drammatico è emerso a Bergamo, dove il corpo di Francesca Pettinato, una donna di 101 anni, è stato scoperto mummificato sul proprio letto circa un anno dopo la morte. L’allarme è stato lanciato il 10 settembre dall’altro figlio della donna, preoccupato per l’assenza di comunicazioni da parte della madre e della sorella. I vicini avevano più volte segnalato odori sospetti provenienti dall’appartamento di via Alcide De Gasperi, ma nessuno immaginava la gravità della situazione.
Giunti sul posto, gli agenti hanno trovato la salma nascosta sotto diverse coperte, circondata da rifiuti e oggetti sparsi. La figlia sessantenne, residente nell’abitazione, ha successivamente ammesso che la madre era deceduta il 17 settembre dell’anno precedente, attribuendo il decesso a cause naturali, confermate poi dall’autopsia.
Bergamo, nasconde madre morta in casa per un anno: i risultati della perizia psichiatrica
La Procura di Bergamo ha aperto un fascicolo per occultamento di cadavere e truffa ai danni dello Stato, poiché la donna avrebbe continuato a percepire la pensione della madre e a richiedere permessi lavorativi con la legge 104, simulando di assistere la genitrice.
Durante gli interrogatori, la sessantenne ha dichiarato di aver voluto “custodire” la madre per non lasciarla andare, agendo più per un legame emotivo che per motivi economici. A seguito di ciò, la pm Giulia Angeleri ha disposto una perizia psichiatrica, affidata allo psichiatra Massimo Biza, che ha concluso che la donna era incapace di intendere e di volere, evidenziando un disturbo da accumulo e una forma depressiva. La figlia è attualmente ricoverata nel reparto di psichiatria dell’ospedale Papa Giovanni, mentre l’abitazione è stata sequestrata per consentire ulteriori accertamenti.