La morte del bimbo nell’asilo nido di Soci ha scosso profondamente il paese e acceso l’attenzione sulla sicurezza dei bambini. La Procura di Arezzo ha già notificato cinque avvisi di garanzia per chiarire ogni aspetto dell’incidente, mentre istituzioni e comunità attendono risposte su ciò che è accaduto nel giardino della struttura.
Bimbo morto all’asilo di Soci: le indagini in corso
Parallelamente, come riportato da Sky Tg24, agli accertamenti giudiziari, la cooperativa Koinè – che gestisce la struttura – avrebbe avviato una propria indagine interna per ricostruire ogni dettaglio della vicenda. In una nota, l’organizzazione ha ribadito piena collaborazione con la magistratura e ha confermato la regolarità del rapporto numerico tra operatori e bambini, oltre alla conformità degli spazi alle normative vigenti.
La pianta a cui si sarebbe impigliato il laccio, precisa la cooperativa, rientrerebbe in un progetto didattico e sarebbe sottoposta a manutenzione periodica. Nei giorni successivi la commissione continuerà a incontrare le operatrici per contribuire in modo trasparente alla ricerca della verità.
Nel frattempo, la comunità di Soci ha espresso il proprio dolore attraverso una fiaccolata e momenti di preghiera guidati dal parroco, mentre il sindaco ha proclamato il lutto cittadino per ricordare il piccolo Leonardo.
Bimbo morto all’asilo, notificati cinque avvisi di garanzia: chi sono gli indagati
Le verifiche sulla morte del piccolo Leonardo, avvenuta nel nido di Soci, proseguono senza sosta. La Procura di Arezzo, come riportato dall’ANSA, ha emesso cinque avvisi di garanzia in vista dell’autopsia, tra cui quello destinato all’educatrice che per prima aveva tentato di aiutare il bambino e che, sconvolta, si era sentita male subito dopo l’accaduto.
Il bimbo, di appena due anni, ha perso la vita quando il laccio della sua felpa si è impigliato in una pianta del giardino, stringendosi attorno al collo mentre stava giocando. Al momento dell’incidente sarebbero stati presenti 14 membri del personale.
L’esame autoptico, disposto dalla pm Angela Masiello, sarà eseguito a inizio settimana e servirà a chiarire ulteriormente la dinamica. L’inchiesta, affidata ai carabinieri di Bibbiena, ha portato anche al sequestro dell’area esterna dell’asilo per consentire accertamenti più approfonditi.
La comunità, profondamente colpita, si è stretta attorno alla famiglia con fiori, messaggi di vicinanza e momenti di raccoglimento.