> > Bomba contro Sigfrido Ranucci, chi è stato? Le ultime novità dalle indagini

Bomba contro Sigfrido Ranucci, chi è stato? Le ultime novità dalle indagini

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Il semplice atto vandalico sarebbe stato escluso, gli inquirenti stanno seguendo due possibili tracce per arrivare agli autori del gesto intimidatorio

Per gli inquirenti quello contro il giornalista di Report Sigfrido Ranucci sarebbe tutt’altro che un atto vandalico. La bomba che giovedì sera ha provocato un violento boato distruggendo le due auto di proprietà di Ranucci parcheggiate davanti alla sua abitazione a Campo Ascolano, Pomezia, vicino Roma, sarebbe stata piazzata allo scopo di intimidire.

E per tale ragione le indagini, alle quali sta lavorando la Direzione Distrettuale Antimafia, stanno seguendo specifiche tracce, con due ipotesi in particolare prese in esame dalle autorità allo scopo di risalire agli autori del gesto.

Attentato contro Sigfrido Ranucci, chi è stato? Si indaga su due ipotesi

Gli autori dell’attentato avrebbero agito consapevolmente allo scopo di intimidire, per ragioni ancora da chiarire ma certamente legate alla sua attività di inchiesta, il giornalista. Accanto all’Antimafia stanno lavorando i carabinieri del Nucleo Investigativo e ai RIS allo scopo di ricostruire nel dettaglio dinamica e movente. Sono due, in particolare, le piste al vaglio e sarebbero, secondo quanto emerso, strettamente correlate ad argomenti che Ranucci o gli altri giornalisti che lavorano a Report si sarebbero occupati nelle loro inchieste.

A fornire ulteriori dettagli in merito, peraltro, è stato lo stesso Ranucci nel corso delle audizioni in Procura. Il giornalista ha a tal proposito dichiarato: “Potrebbe essere un avvertimento per un’inchiesta ancora non trasmessa, ma che si ricollega a ciò che abbiamo già raccontato”. L’ordigno ha provocato un’esplosione violentissima, tale da provocare gravi danni alle due auto di Ranucci parcheggiate fuori casa; un boato che è stato udito anche a centinaia di metri di distanza. Testimoni avrebbero peraltro visto un uomo incappucciato e vestito di nero allontanarsi a piedi verso un prato salendo con tutta probabilità a bordo di un’auto guidata da un complice.

Tornando alle ipotesi investigative, si sta indagando in ambienti della criminalità organizzata locale oltre che nel contesto dell’estrema destra e del tifo ultras. In quello che è considerato un “attacco diretto alla libertà d’informazione”. Si ritiene che dietro il gesto vi sarebbe dunque una vera e propria rete criminale composta da più soggetti. A guidare le indagini è il procuratore Francesco Lo Voi che, con scrupolosa attenzione, sta analizzando il contesto investigativo. Ranucci frattanto si muove su una vettura blindata e la sua scorta è stata ulteriormente potenziata.