Nell’ultima bozza del decreto energia è stato inserito un contributo straordinario di 55 euro per le bollette elettriche. Ecco a chi è destinato.
Bonus bollette luce: in arrivo 55 euro per 4,5 milioni di famiglie
Nella nuova bozza del decreto Energia è stato inserito un contributo straordinario di 55 euro per le bollette elettriche destinato nel 2026 alle famiglie “vulnerabili”, ovvero con Isee fino a 15mila euro o con almeno 4 figli a carico e Isee fino a 20mila euro.
Si tratta di un sostegno aggiuntivo rispetto al bonus sociale già esistente. In totale sono circa 4,5 milioni le famiglie che potranno beneficiare di questo bonus, col costo dell’intervento stimato in 250 milioni di euro, risorse che verrebbero coperto attraverso il bilancio della Cassa per i servizi energetici e ambientali. Inoltre una misura parallela riguarderà le piccole e medie imprese (PMI), che potrebbero avere uno scontro sulle bollette elettriche grazie a una riduzione degli oneri di sistema destinati al finanziamento delle fonti rinnovabili. Le risorse per la misura sono stimate nell’ordine di 750 milioni di euro a valere sulle disponibilità di bilancio della Cassa per i servizi igienici e ambientali.
Bonus bollette luce, il Codacons: “Non è la strada giusta”
In riferimento al bonus sulle bollette della luce di 55 euro per le famiglie “vulnerabili”, il Codacons: “è una misura che non risolve il problema del caro-bollette in Italia. E’ giusto aiutare le famiglie più fragili, ma la strada dei bonus non può essere l’unica percorribile per abbattere la spesa energetica degli italiani. Per gli utenti vulnerabili nell’ultimo trimestre del 2025 le tariffe della luce risultano ancora superiori dell’8,6% rispetto allo stesso periodo del 2024, e addirittura rispetto alla fine del 2020 oggi la bolletta della luce sul mercato regolato da Arera è più alt del 49,7%. Numeri che dimostrano l’esigenza di interventi strutturali per superare la strada dei bonus e ottenere una riduzione della spesa energetica che valga per tutte le famiglie e per le imprese, considerato che i prezzi dell’energia risultano ancora oggi sensibilmente più elevati rispetto al periodo pre-crisi.“