Cacciari sullo stato di emergenza: “Quando finisce? Lo decideranno giocando a freccette”

Massimo Cacciari dice la sua sullo stato di emergenza che per lui già di fatto non c'è più ed accusa i cortocircuiti normativi attuati dal governo Draghi

Lui, Massimo Cacciari si è espresso sullo stato di emergenza e lo ha fatto a suo modo, con sardonica disissusione: “Quando finisce? Lo decideranno giocando a freccette”.

Ospite di Bianca Berlinguer a Cartabianca il filosofo ironizza amaramente sugli step decisionali del governo. Ha detto Cacciari: “Quando finisce lo stato d’emergenza? Che ne so io, lo decideranno con le freccette”.

La frecciata con freccette di Cacciari sullo stato di emergenza e sulla sua fine

E ancora: “Già adesso non siamo più in emergenza, è evidente. Lo chieda ai geni del ministro della Sanità e ai suoi esperti. Ci sono i dati, lo dicono i Bassetti e i Crisanti”.

Poi Cacciari incalza: “I dati sono quelli, con i morti sopravvalutati, con i morti per covid e con covid messi insieme. I tamponi significano poco o niente, il 90% sono asintomatici. E il 90% di questo 90% nemmeno trasmette il virus. Quando finisce l’emergenza? Che ne so io, lo decideranno con le freccette. Dove butta, butta”.

Il piano di ritorno alla normalità che non è affatto tornata “normale”

E ancora: “C’è un piano di ritorno alla normalità? Bisogna chiedere a questo governo cosa intenda fare, siamo in una situazione che già travalica ogni norma”. Poi Cacciari va in chiosa polemica sugli strumenti normativi del governo Draghi: “Andiamo avanti a decreti su materie delicatissime”.

Leggi che si neutralizzano a vicenda e politica “draconiane”: Cacciari durissimo con il governo

“E il decreto in certi casi produce effetti che potrebbero essere rivisti dalla legge: intanto, però, si va avanti.

Non è possibile che vadano avanti con politiche più draconiane e restrittive in una situazione come quella attuale, queste politiche si svuoteranno in maniera fisiologica”.