A Capaci si sono svolti i funerali di Simona Cinà, una cerimonia intensa e segnata dal dolore. Durante l’omelia, il parroco ha rivolto ai presenti un appello accorato, invitandoli a riflettere sul valore della vita e sull’importanza della solidarietà nei momenti più difficili. Parole che hanno profondamente toccato familiari, amici e l’intera comunità, riuniti in un momento di profondo raccoglimento.
Una comunità unita nel ricordo di Simona Cinà
A Capaci si sono tenuti i funerali di Simona Cinà, la giovane pallavolista tragicamente morta durante una festa a Bagheria. La cerimonia, celebrata dal parroco Giuseppe Salamone nella chiesa madre di Sant’Erasmo, ha visto la partecipazione di circa un migliaio di persone tra familiari, amici, compagne di squadra e cittadini, molti dei quali hanno atteso l’arrivo della bara bianca con un lungo applauso.
Le compagne dell’Acds Capacense, squadra in cui Simona giocava, hanno reso omaggio indossando magliette bianche con il numero 24 e il cognome della giovane, accompagnate anche dalle allieve più giovani che Simona allenava con passione.
Presenti rappresentanti dell’amministrazione comunale di Bagheria, sostituiti per motivi di salute dal sindaco Filippo Maria Tripoli dall’assessora Antonella Insinga, e il sindaco di Capaci Pietro Puccio, che ha espresso vicinanza e rispetto nei confronti della famiglia proclamando il lutto cittadino e sottolineando come Simona rimarrà nel ricordo della comunità come esempio di ragazza sportiva, solare e amica di tutti.
“Il nostro dolore si aggiunge a quello della famiglia, cui siamo vicinissimi. La proclamazione del lutto cittadino significa questo, stringersi attorno alla famiglia in maniera silenziosa e rispettosa: metteremo le bandiere a mezz’asta, chiuderanno tutte le attività commerciali e non solo. Possiamo dire anche una cosa a chi muore e a chi è dimenticato: Simona non sarà dimenticata, vivrà sempre nel nostro ricordo e nelle nostre azioni. Lei era il prototipo del giovane perfetto: sportiva, salutista, amica di tutti. Vogliamo che questo suo modo di essere venga trasferito anche nelle altre persone: noi non la dimenticheremo”, ha dichiarato il sindaco, Pietro Puccio, a Italpress.
Un collega di Simona ha inoltre ricordato la giovane come una persona attenta e solare, difficile da immaginare in un momento di difficoltà.
“So che Simona era una ragazza molto attenta ai particolari e ai dettagli, anche dal punto di vista lavorativo. Mi risulta assai difficile pensare che lei possa aver perso il controllo e che abbia fatto qualcosa che abbia leso lei stessa. Abbiamo lavorato insieme durante la stagione in una discoteca, ho avuto modo di conoscerla bene soltanto da pochi mesi. Rideva sempre, scherzavamo, ci divertivamo. Non conosco i ragazzi della festa di Bagheria, non siamo mai usciti insieme, non abbiamo mai avuto questa opportunità”, ha commentato all’ANSA.
Capaci, i funerali di Simona Cinà: l’appello accorato del prete nell’omelia
Durante l’omelia, don Giuseppe Salamone ha rivolto un accorato invito a fare chiarezza su quei 40-50 minuti cruciali che hanno preceduto la morte di Simona, sottolineando come la fede possa offrire conforto nei momenti di grande dolore e attesa. Il parroco ha, inoltre, espresso vicinanza ai genitori, alla sorella gemella Roberta e al fratello Gabriele, descrivendo la sofferenza di una perdita così irrazionale e innaturale, paragonandola al dolore di Maria per la perdita del proprio figlio.
“Vedete, carissimi genitori, fratello e sorella di Simona, il vostro dolore è grande per due ragioni. Prima di tutto l’irrazionalità: capire il perché e la ragione di quanto accaduto. In secondo luogo l’innaturalità di questa perdita, perché non è naturale che siano i genitori a piangere i propri figli”.