Caso Daisy, Di Maio: imbecilli e criminali presto in galera

Il vicepremier commenta l'aggressione all'atleta azzurra e respinge le accuse di razzismo al governo.

Interviene anche Luigi Di Maio sul caso dell’atleta italiana di colore Daisy Osakue, colpita al volto da un uovo lanciato da un’auto in corsa a Moncalieri (Torino).

“Più se ne parla” di questi episodi, “più si interroga la società su quanto siano imbecilli e criminali quelli che fanno queste cose”, ha detto il vicepremier e ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro. “Spero li mettano in galera il prima possibile, in ultimo quelli che hanno colpito la nostra atleta azzurra Daisy Osakue”.

“Il governo non fomenta il razzismo”

Di Maio ha poi respinto le accuse di razzismo al governo: “Se si utilizzano questi casi per dire che il governo sta fomentando il razzismo, io respingo al mittente queste accuse perché i dati parlano chiaro: non è che sia una cosa buona, ma questi episodi si verificavano anche negli anni precedenti.

Il problema è che prima non se ne parlava, adesso per attaccare il governo se ne parla”.

Secondo Di Maio, “se veramente vogliamo fare un lavoro di rinascita culturale del nostro Paese rispetto ai casi di aggressioni a persone di colore, lo dobbiamo fare senza strumentalizzarle politicamente perché altrimenti diventa una partita di pallone. Ma noi stiamo con le persone aggredite, ci mancherebbe altro”.

Il premier Conte telefona a Daisy

In precedenza, il premier Giuseppe Conte ha telefonato all’atleta azzurra per esprimerle la sua solidarietà e ha definito l’aggressione un “gesto inqualificabile”, escludendo comunque la matrice razzista dell’episodio.

Anche il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha espresso solidarietà a Daisy, ma ha negato che in Italia ci sia un’emergenza razzismo, scatenando nuove polemiche.

Sul tema si è espresso anche il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza episcopale italiana, che ha spiegato a Repubblica: “Gli episodi di violenza di queste settimane, che hanno preso di mira lo straniero in quanto tale, non possono essere in alcun modo giustificati né consentono alcuna sottovalutazione.

Il razzismo è malattia endemica, riemerge come un virus mai sufficientemente domato: si scaglia contro immigrati, rom, ebrei. A ben vedere è il modo più sbagliato con cui curare la paura e l’ansia con cui facciamo i conti un po’ tutti”.