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Daisy Osakue, telefonata di Conte: escluso il razzismo

Daisy Osakue, esclusa la pista razzista

I carabinieri di Torino stanno indagando sulla "banda dell'uovo", che ha già colpito altre persone a Moncalieri.

Il premier Giuseppe Conte ha telefonato personalmente a Daisy Osakue, l’atleta azzurra 22enne aggredita nella notte a Moncalieri. Il presidente del Consiglio lo ha rivelato durante una conferenza stampa a Washington. Conte ha espresso solidarietà alla discobola e ha definito l’aggressione un “gesto inqualificabile” che spera non precluda la sua carriera agonistica. Il premier ha anche dichiarato che la stessa Daisy esclude la matrice razzista dell’episodio. Non sembrava così in un primo momento, quando la ragazza, appena uscita dall’ospedale dove è stata medicata, ha affermato: “Non volevano colpire me come Daisy, volevano colpire me come ragazza di colore”. Ha raccontato di essere stata già precedentemente aggredita verbalmente in quella stessa zona, vicino casa, ma che questa volta i colpevoli hanno “superato un altro muro”. Durante un’intervista a L’aria che tira, ha ipotizzato di essere stata presa di mira perché scambiata per una prostituta.

Incerta la matrice razzista

I carabinieri di Torino, incaricati di svolgere le indagini, sono invece portati a escludere la matrice razzista. Sembra infatti che la “banda dell’uovo“, come è stato soprannominato il gruppo degli aggressori, abbia già colpito recentemente nel torinese. Il primo episodio risale al 15 luglio: la vittima è un pensionato di Moncalieri, la cui abitazione è diventata bersaglio del lancio di uova. Il 25 luglio tre donne sono state colpite al braccio dai ragazzi sulla Fiat in corsa.

Salvini: nessuna emergenza

Anche Matteo Salvini ha espresso solidarietà a Daisy, spera di incontrarla e di vederla gareggiare presto. Non cambia, però, la sua idea sull’emergenza razzismo in Italia. “Non diciamo sciocchezze“, è la risposta del ministro, che passa poi a ricordare i recenti arresti di immigrati illegali e incolpa la sinistra e la sua gestione dei flussi migratori per l’alto numero di clandestini nel Paese.

Daisy Osakue a Berlino

“Cascasse il mondo ma a Berlino ci vado assolutamente“, così risponde Daisy a chi la interroga sulla sua partecipazione agli europei della prossima settimana. Si sottoporrà ai controlli previsti dall’Ospedale Oftalmico di Torino per poi partire con la squadra e gareggiare in Germania giovedì.