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Caso Giulia Tramontano, la difesa di Alessandro Impagnatiello: "Ha avuto un black out"

Alessandro Impagnatiello

Il processo ad Alessandro Impagnatiello continua e gli avvocati del barman puntano su una strategia difensiva particolare

Alessandro Impagnatiello è l’uomo accusato di aver ucciso a coltellate la fidanzata Giulia Tramontano, incinta di sette mesi, in quella tremenda giornata del 27 maggio 2023. L’ex barman potrebbe evitare l’ergastolo, quasi tutto passerà da come verrà giudicato il suo stato mentale: i suo avvocati stanno puntando su una particolare strategia difensiva.

Omicidio Giulia Tramontano: la strategia difensiva di Alessandro Impagnatiello

Se sarà riconosciuto totalmente capace di intendere e volere, Alessandro Impagnatiello rischia la condanna all’ergastolo. Per questo motivo, la difesa sta puntando a chiedere una perizia psichiatrica per accertare un vizio di mente. L’uomo, al momento, è accusato di omicidio volontario aggravato anche dalla premeditazione, perché secondo quanto appreso avrebbe cercato di uccidere la sua compagna almeno da fine 2022, avendole somministrato più volte l’ormai noto topicida. Ma cosa è successo quel 27 maggio di un anno fa?

Omicidio Giulia Tramontano: il black out di Impagnatiello

Secondo gli avvocati difensori, Impagnatiello sarebbe stato colto da un vero e proprio black out mentale. I legali hanno nominato degli esperti che vorrebbero far passare questa ipotesi che potrebbe portare ad uno sconto di pena. Ora non resta che aspettare le prossime tappe del processo. La più vicina cadrà proprio il 27 maggio, un anno dopo l’omicidio che ha scosso tutta Italia.