Il caso della scomparsa di Madeleine McCann, detta Maddie, resta una delle ferite più profonde della cronaca europea. Aveva tre anni. Era in vacanza con la famiglia a Praia da Luz, in Algarve. E in una sera qualunque del 2007, è svanita. Da allora, solo silenzi, sospetti e una lunga scia di ipotesi. Oggi, dopo quasi due decenni, si torna a scavare.
Letteralmente. Su richiesta degli inquirenti tedeschi, la polizia portoghese ha riaperto le ricerche, puntando i riflettori su una zona ben precisa: due vecchi pozzi, poco fuori il resort. Luoghi che potrebbero aver custodito qualcosa. O nulla.
Caso Maddie McCann, il sospetto resta lo stesso: Christian Brueckner
Il nome è sempre quello. Christian Brueckner. Un tedesco con una lunga lista di reati sessuali. Viveva lì vicino, all’epoca. E un suo telefono fu agganciato proprio nei pressi dell’appartamento la notte della scomparsa. Coincidenza? Forse. Ma i dubbi sono tanti. Dal 2020 è lui il principale sospettato nel caso Maddie McCann, anche se non è mai stato formalmente incriminato. Una testimonianza, arrivata da un ex compagno di cella, ha riacceso tutto. Brueckner avrebbe confessato. Avrebbe detto di aver preso la bambina per sbaglio, durante un furto andato male. Niente soldi. Una bambina. Sarebbe anche arrivato a chiedere: «Si può trovare il Dna da ossa sotterrate?» Frase inquietante. Troppo.
Nel suo capannone, comprato un anno dopo la sparizione, gli investigatori hanno trovato cose che non si dimenticano. Maschere. Giocattoli. File. Materiale informatico con contenuti indicibili. La parola “ossessione” è quella che ricorre più spesso nei rapporti degli inquirenti.
Il caso Maddie McCann, i genitori non si arrendono
Kate e Gerry McCann non hanno mai smesso di cercare. Né di sperare. Ma nel frattempo hanno dovuto fronteggiare anche l’assurdo. Come quella ragazza polacca, nel 2023, che ha dichiarato: «Penso di essere Maddie». Un’altra illusione. L’ennesima. Intanto, le indagini vanno avanti. Le ultime dichiarazioni di Codin verranno riesaminate. E forse, questa volta, qualcosa cambierà davvero. Oppure no.
Perché la verità, in certi casi, resta un’ombra. Sottile. E sfuggente.