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Aggressione choc a Catania: la moglie malata vittima di violenza, il video conferma i fatti

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Catania, violenze domestiche: le immagini riprese documentano l’aggressione brutale alla moglie malata.

La violenza domestica resta una realtà drammatica anche nelle città italiane, dove spesso le aggressioni avvengono tra le mura di casa o all’interno di luoghi di lavoro gestiti dalla coppia. Il caso recente di Catania, in cui un uomo di 34 anni ha brutalmente picchiato la moglie malata di 31 anni, dimostra quanto possano essere gravi le conseguenze di episodi di violenza familiare, soprattutto quando la vittima è già vulnerabile.

Le immagini riprese dai sistemi di videosorveglianza hanno documentato la brutalità dell’aggressione.

Catania, le violenze sulla moglie malata e la ricostruzione dell’accaduto

In un primo momento la vittima, sotto shock, avrebbe minimizzato la violenza sostenendo di essere caduta. Solo grazie all’intervento rassicurante di una poliziotta è riuscita a raccontare la realtà dei fatti: l’uomo l’aveva strattonata per i capelli, sbattuta a terra e percossa ripetutamente, ignorando le sue condizioni di salute. Le immagini della videosorveglianza confermano l’aggressione in ogni dettaglio, incluso il tentativo dell’uomo di distruggere l’hard disk per cancellare le prove.

Dopo l’aggressione, la donna aveva tentato nuovamente di contattare la polizia, ma l’uomo aveva intercettato la chiamata e chiuso la porta a chiave, costringendola a trascinarsi fino all’uscita con un secondo mazzo di chiavi.

Le testimonianze raccolte confermano che episodi di violenza erano già avvenuti in passato, mai denunciati dalla donna.

Catania: in un video le agghiaccianti violenze alla moglie malata, uomo arrestato

La Polizia di Stato di Catania ha arrestato un uomo di 34 anni, già noto alle forze dell’ordine, per aver aggredito brutalmente la moglie di 31 anni all’interno di un’attività commerciale. La donna, da poco sottoposta a un intervento chirurgico e affetta da una patologia cronica, è stata colpita con calci, pugni e schiaffi, continuando a subire violenza anche quando era riversa a terra inermi.

L’allarme è scattato grazie a una chiamata della vittima alla Sala Operativa della Questura, interrotta dall’aggressore. Gli agenti, intervenuti tempestivamente, hanno trovato la donna con il volto tumefatto e ferite sanguinanti alla testa, costretta a strisciare fino alla porta per aprire.

Soccorsa dal personale sanitario del 118, è stata trasferita in ospedale, dove i medici le hanno diagnosticato fratture nasali e un grave trauma cranico, prescrivendole 45 giorni di assoluto riposo, con prognosi ancora in evoluzione.