Roma, 29 ott. (askanews) – Circa 14 milioni e mezzo di italiani, il 28,6% del totale, nella loro vita hanno subìto almeno un furto in casa. L’88,8% degli italiani ritiene che la sicurezza sia una sfida collettiva cui contribuiscono lo Stato, le aziende private e i cittadini, l’88,9% ha almeno un dispositivo a protezione dell’abitazione e il 64,1% in futuro pensa di investire di più nella sicurezza domestica.
Sono i dati che emergono dal IV Rapporto dell’Osservatorio Censis-Verisure sulla sicurezza della casa, intitolato “La sicurezza al servizio degli italiani”, realizzato con il contributo del Servizio analisi criminale del Ministero dell’Interno. E se nel 2024 in Italia sono stati denunciati 155.590 furti in casa, i dati del primo semestre 2025 segnano una diminuzione dei furti.
“Dalla ricerca – sottolinea Antonio Russo, Direttore Generale Verisure Italia – emerge chiaramente come per l’italiano la sicurezza sia un sistema integrato e condiviso fra pubblico e privato, dove ciascuno contribuisce con le proprie risorse e le proprie competenze. Quello che puntiamo a fare, in Verisure, è contribuire da un punto di vista della tecnologia, del capitale umano e con una centrale operativa di massima tecnologia di cui disponiamo. La nostra centrale operativa, ogni anno, gestisce oltre sette milioni di scatti di allarme. Siamo in grado di gestire, in pochi secondi, un volume molto elevato di scatti di allarme. In secondo luogo, riusciamo a filtrare questi scatti di allarme per individuare quelli che sono relativi ad eventi reali e dunque fare in modo che – nelle poche migliaia di casi in cui effettivamente è necessario – vengano inviate le forze dell’ordine, in modo tale che anche le forze d’ordine possano lavorare in maniera efficiente e non vengano sprecate risorse pubbliche”.
“In terzo luogo – prosegue Russo – per noi la tecnologia rappresenta un cambiamento molto importante nel contributo di sicurezza, quindi abbiamo un team molto importante di ingegneria che ci permette di sviluppare ogni anno nuovi prodotti e di arrivare nelle case di centinaia di migliaia di italiani. Infine, per noi rimane molto importante il capitale umano. È un valore aggiunto sulla tecnologia, perché dietro ci sono le decisioni da prendere. Nella nostra centrale operativa abbiamo 150 guardie giurate perfettamente formate per gestire questi scatti di allarme”.
Roma è in testa alla graduatoria dei comuni capoluogo con quasi 8.700 furti in abitazione nel 2024, seguono Milano e Torino. Quasi il 60% della popolazione sarebbe interessato a dotarsi di un sistema di allarme. “La sicurezza domestica – sottolinea Giorgio De Rita, Segretario generale Censis – è al primo posto di questo bisogno di sentirsi protetti da parte degli italiani e il bisogno di sentirsi protetti soprattutto dentro casa, anche in un quadro di lungo periodo in cui i furti in abitazioni diminuiscono e diminuiscono progressivamente, gli italiani attribuiscono alla sicurezza dentro casa un valore assoluto e soprattutto dimostrano di voler investire: due italiani su tre nei prossimi 2-3 anni investiranno in sicurezza domestica e più di nove italiani su 10 hanno comunque dispositivi di vario genere per la sicurezza della propria casa”.