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Centro: Romani, 'cantiere dopo ballottaggi, non disperdere esperienza Draghi'

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Roma, 23 giu. (Adnkronos) - “Il centro si sta affollando di personalità politiche, ma anche di un certo consenso elettorale, secondo il voto delle amministrative. È sicuramente il quadrante politico che oggi rappresenta la razionalità e anche quell’agenda Draghi che ...

Roma, 23 giu. (Adnkronos) – “Il centro si sta affollando di personalità politiche, ma anche di un certo consenso elettorale, secondo il voto delle amministrative. È sicuramente il quadrante politico che oggi rappresenta la razionalità e anche quell’agenda Draghi che ci sta consentendo di affrontare le tante emergenze all’ordine del giorno. Ben venga dunque che, anche da molto lontano, ci sia chi converga su queste posizioni e si aggiunga a chi come noi, primi nel centrodestra, ci dichiarammo a favore di un governo di unità nazionale". Lo dichiara Paolo Romani, capo delegazione di Italia al Centro al Senato.

"Per la prossima legislatura vanno assolutamente fatte due considerazioni fondamentali: la legge elettorale e le sfide per il prossimo futuro. Il Rosatellum, con il taglio dei parlamentari, prevedrebbe collegi per il Senato di 1 milione di elettori, inficiando il concetto di riconoscibilità del candidato. Sarà dunque necessario aprire un cantiere, all’indomani dei ballottaggi, o per la correzione dell’attuale sistema o per la definizione di una nuova legge elettorale, considerando anche che questa legge ha prodotto una forte instabilità politica, con continui cambi di alleanze di governo, sia nella scorsa che nell’attuale legislatura".

"Ma prima ancora di parlare di assetti e alleanze è necessario considerare il contesto attuale e prossimo venturo: dalla pandemia, ben lungi dall’essere superata, e ormai endemica; dalla guerra che per la prima volta dopo 75 anni colpisce così duramente il cuore dell’Europa; dallo scontro indiretto con la Russia, vista la decisione, che ha ancora una volta sostanziato con grande efficacia il Presidente del Consiglio, di porci al fianco dell’aggredita Ucraina; fino all’inflazione e alla crisi energetica. Solo attorno alla definizione di un programma in grado di affrontare le enormi e contemporanee sfide potrà sostanziarsi una proposta politica che prosegua e non disperda l’esperienza, la capacità e l’efficacia dell’attuale agenda di governo.”