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Sono in molti a chiedersi chi sia Elly Schlein, candidata alla segreteria PD: per lei parlano lo slogan con cui è entrata in lizza per il Nazareno, la “storia nuova”, e le sue verve di lottatrice.
La 37enne ha sciolto la riserva e correrà per la guida di un partito di cui dovrà sfidare il correntismo, ma la Schlein ha una storia personale e politica che l’hanno temprata ai cimenti duri.
Schlein, la “svizzera” candidata alle segreteria PD
Schlein ha 37 anni, è nata a Lugano da madre italiana e padre americano, ed è una progressista, femminista ed ecologista. La candidata Pd si è diplomata al Liceo di Lugano, poi è tornata in Italia dove ha frequentato l’università a Bologna.
In ambito accademico Elly ha seguito prima il Dams e poi Giurisprudenza. La svolta arriva nel 2008, quando giovanissima è volontaria nella campagna elettorale di Barack Obama contro John McCain. Poi arriva la laurea “con due tesi sulla criminalizzazione e la sovrarappresentazione dei migranti in carcere, e sui diritti dello straniero nella giurisprudenza costituzionale”.
La stagione con Pippo Civati
La stagione politica della Schelin prosegue con Pippo Civati e con la candidatura alle elezioni europee.
Al Parlamento Ue la Schlein ci va nel 2014, prende 54.802 preferenze ed entra nelle Commissioni Sviluppo (DEVE), Libertà civili giustizia e affari interni (LIBE) e Parità di genere (FEMM). Da lì altre cariche: vicepresidente della Delegazione alla Commissione SAPC UE-Albania, e Copresidente dell’Intergruppo ITCO su Integrità, Trasparenza, Anti-corruzione e criminalità organizzata”.
L’addio al Pd e l’esperienza emiliano-romagnola
Nel 2015 la rotta: Schlein lascia il Pd che oggi vorrebbe scalare ed approda a “Possibile” di Civati.
L’esperienza in Emilia Romagna arriva nel 2020, dove diventa vice presidente con 22mila voti alla lista di centro-sinistra “Emilia-Romagna coraggiosa, ecologista e progressista”. Il Guardian l’ha definita “stella nascente della sinistra italiana”.