Un giovane è stato travolto ieri pomeriggio sui binari della metro B a Roma, in circostanze ancora non del tutto chiarite. Le informazioni, seppur ancora frammentarie, cominciano a ricostruire la storia di una vita spezzata troppo presto. Si è scoperto che il padre del ragazzo è un noto personaggio pubblico. Ecco di chi si tratta.
Tragedia sui binari della metro B a Roma
Un dramma improvviso ha colpito Roma nel pomeriggio di martedì 2 settembre. Intorno alle 15.30, un giovane di 22 anni è finito sui binari della metro B, all’altezza della stazione San Paolo, venendo travolto da un convoglio in transito. L’impatto si è rivelato fatale e, nonostante l’immediato intervento dei soccorsi, il ragazzo non ce l’ha fatta.
Le operazioni di soccorso hanno visto l’intervento di polizia, vigili del fuoco e personale del 118. I pompieri hanno schierato due squadre, supportate dal carro sollevamenti e dalla supervisione del capo turno provinciale. Il recupero del corpo è stato particolarmente delicato e ha richiesto diverso tempo, durante il quale la circolazione dei treni è stata temporaneamente sospesa.
Secondo le prime ricostruzioni, il giovane sarebbe arrivato da solo alla stazione e, una volta sulla banchina, sarebbe finito sui binari proprio mentre sopraggiungeva il treno. Al momento, non si esclude l’ipotesi di un gesto volontario: le indagini in corso dovranno chiarire con precisione la circostanza dell’accaduto.
“Chi è il papà”, la scoperta sul ragazzo investito dalla metro a Roma
Solo nella giornata di oggi è stata resa nota l’identità della vittima: il ragazzo, Pietro Contu, era il figlio del magistrato Marco Contu, presidente del collegio giudicante del tribunale di Tempio Pausania, che sta presiedendo il processo a Ciro Grillo per presunta violenza sessuale di gruppo. La tragedia ha immediatamente avuto ripercussioni sul procedimento: l’udienza prevista è stata rinviata a causa del lutto che ha colpito il giudice e l’intero tribunale.
Il processo riguarda la presunta violenza sessuale avvenuta nella notte tra il 16 e il 17 luglio 2019 nella villa di famiglia dei Grillo in Costa Smeralda. Oltre a Ciro Grillo, tra gli imputati figurano Vittorio Lauria, Francesco Corsiglia ed Edoardo Capitta.
La tragedia personale ha interrotto l’attesa sentenza di primo grado, prevista per mercoledì 3 settembre, e ha costretto procuratori, avvocati e membri del collegio a rinviare la decisione al 22 settembre alle 10.30, esprimendo cordoglio per il magistrato.