Roma, 24 set. (askanews) – Un anno e mezzo fa Cinecittà aveva reso omaggio a Claudia Cardinale, con una rassegna al Moma di New York, il restauro di alcuni suoi film e un libro curato dalla figlia Claudia, avuta con il regista Pasquale Squitieri, dal titolo “Claudia Cardinale, l’indomabile”.
Claudia Squitieri per quel libro ha fatto un lungo lavoro di ricerca sulla madre, sulla sua vita privata e professionale, con oltre 65 anni di carriera con grandi registi, nonostante avesse iniziato a recitare quasi per caso.
Un modo di avvicinarsi ancora di più a lei, come aveva raccontato presentandolo: “Io sono la figlia di un grande atto di indomabilità, che fu il momento quando incontrò mio padre”, ha detto. “E poi questa indomabilità mi è apparsa come filo conduttore che in qualche modo collegava i racconti dell’infanzia di mia madre, che era una ragazza che acchiappava i treni in corsa, poi la donna che ho conosciuto io, e il momento in cui faceva tantissimi film, un momento in cui era meno indomabile dal punto di vista immediato, però mi sono accorta che in quei momenti erano i registi a tirar fuori in qualche modo e a venire a chiamare questa natura”.
“Mamma è sempre stata un’avventuriera, dunque penso che la sua carriera questo lo dimostri, che lei si è sempre divertita a lanciarsi in situazioni nuove”, ha raccontato.