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Roberta Bruzzone e il delitto di Garlasco: le nuove indagini e il colpevole secondo la criminologa

Roberta Bruzzone Garlasco

Roberta Bruzzone a Quarto Grado per il delitto di Garlasco: aggiornamenti sulle indagini e la sua analisi.

Il delitto di Garlasco continua a tenere alta l’attenzione mediatica e giudiziaria, con nuove indagini che riaprono vecchie polemiche. Roberta Bruzzone, criminologa di riferimento nel panorama forense italiano, torna a parlare del caso ribadendo con decisione la sua posizione sulle responsabilità e sulle piste investigative.

Delitto di Garlasco, Sempio sotto indagine: sospetti e controversie

Riguardo ad Andrea Sempio, Roberta Bruzzone chiarisce che le prove finora raccolte non lo collegano direttamente al delitto. Nel 2017, un’intercettazione lo aveva mostrato in uno sfogo misogino, che la criminologa descrive come “uno sproloquio pieno di frasi stereotipate e rozze“. Per lei, questo materiale riflette solo “problematiche di relazione” e difficoltà nel rapportarsi con le donne, non elementi di natura criminale: “Se tutti quelli con questo quadro dovessero essere assassini, non basterebbero le carceri del pianeta“.

Né impronte né DNA finora individuati lo collocano con certezza in casa Poggi, a differenza delle prove che hanno portato alla condanna di Stasi, come la celebre perizia sulle suole delle scarpe.

Sul piano giudiziario, l’incidente probatorio su Sempio potrebbe subire rinvii oltre il 18 dicembre. La difesa intende approfondire gli accertamenti sull’“impronta 33” rinvenuta nel seminterrato, mentre Bruzzone definisce questi passaggi come tentativi di riaprire un caso che, secondo lei, rimane «già chiuso».

Contemporaneamente, emergono dettagli sulle incongruenze nell’interrogatorio del 4 ottobre 2008: Sempio sostiene di essersi sentito male durante l’audizione, episodio confermato da un certificato medico del 118 mostrato nella trasmissione, anche se il verbale non menziona febbre, bensì una lipotimia. Questi elementi aggiungono sfumature alla vicenda, che continua a dividere l’opinione pubblica e a sollevare interrogativi sulla gestione delle indagini, pur senza modificare la responsabilità già accertata di Stasi.

“Chi è il colpevole, una pista è infondata”. Garlasco, l’annuncio di Roberta Bruzzone a Quarto Grado

Nell’ultima puntata di Quarto Grado su Rete 4, la criminologa Roberta Bruzzone ha ribadito con fermezza la sua posizione sul delitto di Chiara Poggi, avvenuto nel 2007 a Garlasco: secondo lei, l’unico colpevole resta Alberto Stasi, l’ex fidanzato condannato in via definitiva a 16 anni. Nonostante le nuove indagini abbiano puntato i riflettori su Andrea Sempio, amico del fratello della vittima e oggi indagato per concorso in omicidio, Bruzzone definisce questa pista come una “lettura collaterale”, priva di riscontri concreti che possano collocarlo sulla scena del crimine.

Per Bruzzone, il cuore del caso rimane il movente: la relazione tra Stasi e Chiara, apparentemente serena, nascondeva tensioni profonde. La criminologa individua la scintilla fatale in quella che definisce “una settimana di prova generale di convivenza“, durante la quale sarebbero emerse divergenze profonde, soprattutto riguardo ai gusti sessuali di Stasi.

La scoperta dei circa 16.000 file pornografici, catalogati meticolosamente, e giudicati dagli esperti “violenti e raccapriccianti”, potrebbe aver generato nel giovane il timore di essere smascherato, scatenando così l’omicidio.