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Rissa mortale al lido: Filippo Verterame ucciso, l'omicida confessa il delitto

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Filippo Verterame, 22 anni, ucciso durante una rissa al lido di Isola Capo Rizzuto: l’omicida confessa il delitto.

Una tragedia ha scosso la comunità di Crotone: Filippo Verterame è stato ucciso durante una rissa scoppiata davanti al suo lido. L’episodio, che ha lasciato increduli i presenti, si è trasformato rapidamente in un caso di cronaca nera quando le autorità hanno ritrovato il coltello utilizzato per il delitto. Poco dopo, l’omicida ha confessato, fornendo dettagli sulla drammatica vicenda e lasciando dietro di sé una scia di dolore e incredulità.

La lite e la morte di di Filippo Verterame

La tragedia si è consumata sulla spiaggia della località «Le Cannella» a Isola Capo Rizzuto, dove la vittima gestiva un lido aperto tre anni fa. L’omicidio è avvenuto al culmine di una rissa tra due gruppi, originata da un diverbio nel parcheggio del lido. Il colpo mortale alla gola di Verterame ha provocato la sua morte immediata, segnando la fine di un conflitto che durava da tempo.

Coltello ritrovato sulla scena: svolta nelle indagini sull’omicidio di Filippo Verterame

Le indagini sull’omicidio di Filippo Verterame, il 22enne accoltellato durante una rissa a Crotone, hanno registrato una svolta decisiva. I Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Crotone hanno recuperato l’arma presumibilmente utilizzata per il delitto: un coltello a lama lunga, rinvenuto tra la vegetazione a pochi metri dal luogo della colluttazione avvenuta il 19 agosto. Il ritrovamento è avvenuto grazie alle indicazioni fornite dal sospettato, che ha successivamente confessato il reato.

Rissa mortale al lido: Filippo Verterame ucciso, l’omicida confessa il delitto

Giuseppe Paparo, 39 anni, arrestato con l’accusa di aver ucciso Verterame, ha ammesso la propria responsabilità dopo essere stato dimesso dall’ospedale, dove era ricoverato per le ferite riportate durante la rissa.

Devo lavarmi la coscienza, voglio parlare con il magistrato”, avrebbe dichiarato.

Durante l’interrogatorio con il sostituto procuratore della Repubblica di Crotone, Pasquale Festa, Paparo avrebbe ricostruito la dinamica dell’alterco e indicato il luogo in cui era stato nascosto il coltello, consentendo ai militari di sequestrarlo ancora intriso di sangue.